Il Comune di Casamarciano compra il castello Mercogliano. “Non è vero”. L’annuncio dato dal primo cittadino Andrea Manzi è “destituito di fondamento”. Lo scrive l’avvocato Raffaele Soprano, legale rappresentante della famiglia Tagliaferro (padre e 2 figli) nel giudizio attualmente pendente innanzi alla Corte di Appello di Napoli avente per oggetto lo scioglimento della comunione ereditaria di Giovanni Mercogliano nella cui massa rientra anche il complesso badiale in casamarciano alla via S.Maria del Plesco meglio noto come “Castello Mercogliano”. Il legale che ha già fatto richiesta della delibera all’ente scrive che “i suoi rappresentati compropietari del castello non sono mai stati compulsati da potenziali acquirenti, né hanno mai espresso volontà di vendere lo stesso”. “Allo stato – aggiunge l’avvocato – quel bene non è vendibile senza il consenso di tutti i 10 soggetti comproprietari dello stesso (stante la pendenza del giudizio di divisione, in grado di appello, nel quale è stata contestata la divisione dei beni provenienti dalla successione di Giovanni Mercogliano operata dal Tribunale di Nola)”. “La pendenza di quell’appello – si legge ancora nella nota – determina la persistenza della comunione tra i soggetti aventi ddiritto all’eredità. Consegue da quanto scritto che la compravendita del bene in questione piuttosto che subordinata al rilascio di idoneo prestito in favore del Comune è subordinata invece al consenso di ciascuno dei comproprietari. Gli eredi famiglia Tagliaferro padre e due figli dunque giammai hanno espresso la volontà di vendere il bene e ritengono che l’attuale pendenza del giudizio di divisione ereditaria sia ostativa, per chicchessia, alla vendita o all’acquisto di un bene comune anche a terzi senza il consenso degli stessi”.