CICCIANO (Nello Lauro Il Mattino) – Un esposto-denuncia al prefetto di Napoli e alla procura della Repubblica di Nola. E’ quello firmato dai due capigruppo di opposizione in Consiglio comunale Nunzia Coppola (M5S) e l’ex sindaco Giuseppe Caccavale (lista civica) per contestare l’operato del presidente del Consiglio Raffaele Arvonio. I due consiglieri comunali contestano all’ex primo cittadino (attualmente anche assessore esterno a Torre del Greco) il mancato inserimento all’ordine del giorno di due argomenti proposti dai gruppi consiliari che non partecipano da tempo ai lavori dell’assise cittadina. Il “casus belli” è rappresentato da un’interrogazione e una interpellanza: la prima sulla gestione esterna del servizio di potatura degli alberi e l’altra sulla situazione ambientale con una richiesta dell’associazione Terra dei Fuochi presentate già a dicembre. Arvonio ha risposto con documento che le due istanze sono inammissibili perché una ricade nelle competenze dirigenziali e l’altra perché non è argomento di competenza del Consiglio. “Il presidente ha deciso – scrivono Coppola e Caccavale – in maniera autonoma ed arbitraria l’inammissibilità di richieste che riguardano il territorio e la gestione del Comune di Cicciano. Nel regolamento non esiste filtro finalizzato a verificare l’ammissibilità dell’interrogazione e/o interpellanza. Imploriamo da tempo – rivolgendosi a Prefetto e Procura – una vostra azione di controllo e, visto il disinteresse, potete essere ritenuti assenti se non addirittura complici di una mala gestio dell’amministrazione comunale”. “Proprio questo torbido e aberrante comportamento ci porta a chiedere alla Procura – concludono i consiglieri – il sequestro penale delle istanze per verificare l’ammissibilità e la natura di quanto posto in essere con evidente sfrontatezza, scambiando la discrezionalità con il libero arbitrio e la punizione per il presidente del Consiglio”. “Alle minoranze – dice Nunzia Coppola – non viene data la possibilità di svolgere la propria funzione ispettiva e di controllo. Per ben due volte, il Presidente del Consiglio Comunale in preda ad un delirio di onnipotenza ha rifiutato le richieste. Ho cercato solo di vederci chiaro sul funzionamento anomalo dell’apparato amministrativo dove spesso ho avuto modo di riscontrare una chiara commistione della politica nella parte gestionale. Il consiglio comunale rappresenta il massimo organo di rappresentatività dei cittadini, se in questa sede il sindaco si rifiuta di spiegarci come i responsabili di settore spendono i soldi di noi cittadini, un problema ci deve essere; oppure come mai e chi mai ha autorizzato a fare una selezione tra le pec che pervengono al protocollo dell’Ente tra quelle che sono degne di ricevere un numero e quelle no”. Duro anche il consigliere Giuseppe Caccavale: “E’ un modo scellerato di gestire la cosa pubblica. Qui siamo all’antidemocrazia: è stato negato ogni diritto minimo alle opposizioni con delle motivazioni assurde arrivate da una persona che in passato è stata anche sindaco. Assurdo davvero comportarsi in questo modo, siamo di fronte a un misto di incapacità amministrativa. e prepotenza. Questa maggioranza ha davvero toccato il fondo: c’è il solito gruppetto che fa il bello e il cattivo tempo oscurando anche quelle persone che vogliono fare politica in maniera seria”.