sabato, Novembre 23, 2024
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Acerra, prima tappa di Ecofood Fertility: i dati del progetto Fast sulla fertilità nei territori inquinati

ACERRA – Venerdì 21 febbraio alle ore 17.30 teatro Italia di Acerra, prima tappa del tour scientifico-divulgativo di EcoFoodFertility sui risultati di biomonitoraggio del progetto Fast (fertilità, ambiente, alimentazione, stili di vita) “Un modello di intervento per la prevenzione dell’infertilita in adolescenti sani residenti in aree a forte impatto ambientale”. Obiettivo dell’incontro è la comunicazione dei risultati dello studio di confronto su contaminanti sangue e sperma (metalli, Ipa, Pcb, diossine), stato di fertilità maschile, biomarcatori ossidativi ed epigenetici nei giovani di Brescia-Caffaro, Valle del Sacco nel Frusinate e Area Nord di Napoli ed i relativi ri-sultati sulle modifiche dello stile di vita e dell’intervento nutrizionale basato sulla dieta mediterranea con prevalenza di prodotti biologici e biodinamici al fine di migliorare gli indici di fertilità e mitigare l’effetto degli inquinanti ambientali sulla salute umana (“bonifica uomo inquinato”).
Nel progetto finanziato dal Ministero della Salute all’Asl Salerno e svolto in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità, l’Università di Brescia, il Cnr di Avellino, l’Enea di Casaccia, l’Izsm, l’Università di Milano e Napoli Federico II, è stato utilizzato il seme maschile come sensibile e precoce indicatore di salute ambientale e generale, “Seme Sentinella”, per valutare quanto l’ambiente, l’alimentazione e gli stili di vita influenzino la salute umana e quali misure di prevenzione adottare per ridurre il rischio di patologie riproduttive e cronico-degenerative nelle popolazioni più a rischio. Lo studio è stato condotto negli ultimi due anni su oltre 400 giovani maschi sani dai 18 ai 22 anni non fumatori, non bevitori abituali, non esposti professionalmente, con indici di massa corporea omogenei, di tre aree ad alto impatto d’Italia: Brescia-Caffaro, Valle del Sacco nel Frusinate e Area Nord di Napoli. Sono stati esaminati in modo sistematico, diversi parametri biologici, biomolecolari e tossicologici nel seme e nel sangue al primo tempo (T0) per valutare le differenze nei gruppi reclutati fra le tre aree e i cambiamenti degli stessi parametri a 4 mesi dopo randomizzazione dei soggetti in un gruppo che ha osservato modifiche di stili di vita (attività fisica e alimentazione) ed un gruppo di controllo che non ha seguito modifiche di stili di vita. Prossima tappa della presentazione sarà a Brescia il 9 marzo.

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