Un vero caos per i residenti negli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Diversi ignari inquilini di Napoli si sono visti recapitare nei giorni scorsi “bollette pazze” per i canoni di locazione. In alcuni casi le cifre sono 5 volte più alte del solito affitto mensile. “Mi ritrovo a dover pagare una cifra più alta di quella che ho già versato ed entro la scadenza prevista. Ma come faccio con una moglie e tre figli a carico? Siamo cittadini che pagano le tasse, siamo in regola e mi viene chiesto qualcosa che non mi spetta di dovere versare allo Stato?”. Mario E. è un papà operaio di Ponticelli, dove occupa un alloggio di edilizia residenziale pubblica. E, come tanti altri assegnatari, si è visto recapitare una bolletta esosa, di 250 euro rispetto ai 50 euro previsti per il canone di locazione, da parte dell’Acer per qualcosa che, a suo dire, non deve versare all’ente. E così ecco l’incubo delle cartelle pazze su decine di case popolari di Napoli e Provincia compresi i paesi del Nolano. “Numerosi inquilini dell’Acer, la nuova azienda regionale dell’edilizia residenziale pubblica, stanno ricevendo bollettini di pagamento nei quali è stato applicato un canone o una indennità di occupazione nella misura massima prevista, nonostante abbiano consegnato, entro i termini previsti, istanza per l’accertamento reddituale”. dicono i rappresentanti di Federcasa, sindacato nazionale degli inquilini. Ma qual è la procedura? In sintesi ogni due anni gli inquilini degli alloggi popolari sono tenuti a consegnare una sorta di autocertificazione sulla situazione reddituale del proprio nucleo familiare: “La scadenza era a fine giugno poi c’è stata una proroga fino a dicembre 2019. Chi ha ottemperato a questo obbligo presentando la documentazione richiesta, si è visto arrivare un bollettino di ben 250 euro per il solo canone di locazione. Ci sono tanti anziani in quelle case. Come possono affrontare una spesa simile, se risiedono lì proprio in virtù del loro basso reddito?” scrivono ancora i sindacati. “Abbiamo anche provato a telefonare, ma era tutto bloccato – dice Salvatore Vassallo di Federcasa Cicciano – al centralino mi hanno risposto che è tutto bloccato e hanno ricevuto l’ordine di non passare telefonate agli uffici di competenza perchè c’è il caos per le bollette pazze”. “Abbiamo bisogno di sapere e capire quanto prima la situazione per risolvere un problema molto serio che riguarda molte famiglie” ha concluso Vassallo. (nello lauro)