CICCIANO- Botti di fine anno tra maggioranza ed opposizione. Ad accendere la miccia è stato Giuseppe Caccavale con le accuse sull’assunzione di un funzionario comunale “forestiero”. Ad aggiungere fuochi di artificio la risposta del sindaco Giovanni Corrado (“Lui ha lasciato solo debiti, noi faremo concorsi nel 2019”). Ma la pirotecnica polemica non si ferma neanche allo scadere del 2018, lasciando presagire un nuovo anno scoppiettante almeno tra i banchi del consiglio comunale. Giuseppe Caccavale, capogruppo di “Un impegno per Cicciano”, rilancia la polemica: “Il mio era un attacco politico e non sulle procedure adottate, su cui non ho eccepito alcunché. Ma da quando al governo della nostra cittadina si sono alternati Arvonio e Corrado non c’è spazio per i ciccianesi”. Rispetto alle accuse di Corrado, quelle di avere accumulato 4 milioni di debiti quando era sindaco e di non avere mai bandito un concorso, Caccavale spiega: “Il nostro sindaco dimostra di non conoscere il significato del termine “debiti fuori bilancio” sebbene da 6 mesi si stia affannando ad approvare una montagna di debiti fuori bilancio relativi a sentenze divenute esecutive perché, negli ultimi 8 anni di gestione Arvonio, il Comune di Cicciano è stato condannato in contumacia, ossia senza nemmeno costituirsi in giudizio per difendersi. Eppure Arvonio aveva avocato a sé quella delega ed era lui il responsabile del contenzioso. Ed ora è facile affermare che è colpa del sottoscritto, troppo facile, ma lo può dire solo chi ha la memoria corta e non ricorda che l’ultimo bilancio della mia amministrazione è stato certificato dal Commissario prefettizio con un avanzo di cassa di oltre 600mila euro. Chi li ha fatti i debiti? Chi ha fattivamente collaborato al loro aumento? L’allegra brigata Arvonio-Corrado- D’Avanzo”. Tornando ai concorsi, aggiunge: “Se a Cicciano si fossero organizzati dei concorsi, si sarebbe offerta la possibilità a potenziali giovani laureati ciccianesi, collocati in una graduatoria tra gli idonei anche non vincitori del concorso, di poter essere chiamati a tempo indeterminato in altri comuni campani. Invece, senza alcuna giustificazione, a Cicciano Arvonio ha annullato concorsi nei quali si era arrivati al colloquio con 5 idonei per ogni categoria e tanti ciccianesi ottimamente posizionati. Forse i possibili vincitori non erano sponsorizzati dal “gruppo di potere” cittadino? E’ questa la verità per la quale sono stati annullati i concorsi? E che senso ha ora Corrado promettere ai giovani ciccianesi che nel 2019 si faranno i concorsi? Quali concorsi? Forse alludeva a quelli del servizio civile? Ma la segue la politica nazionale signor sindaco? Lo sa che la Legge di Bilancio 2019 ha bloccato le assunzioni nella pubblica amministrazione? “. Tra un anno esatto, dice l’ex sindaco, “vedremo cosa sarà stato capaci di fare”. In questi giorni, per salutare l’anno con le polemiche politiche, Caccavale ha infine fatto affiggere un manifesto in cui elenca le presunte mancanze dell’attuale governo cittadino: dalla manutenzione di fogne e caditoie ai problemi della Gescal, dalle “scuole abbandonate e degradate” al “record di pareri negativi dei revisori contabili”, dalla “eccessiva mole di debiti fuori bilancio per sentenze passate in giudicato” ai 9mila euro di “liquidazione di fine mandato all’ex sindaco Raffaele Arvonio”. “Siamo stanchi dei cambiamenti solo proclamati- conclude Caccavale- Cicciano ha bisogno di gente capace che abbia a cuore il paese”.