NAPOLI- Controlli a tappeto dei carabinieri del Nas a Napoli e provincia. A Napoli hanno sequestrato 70 chilogrammi di alimenti (carne, hamburger, wurstel, pollo, arancini, crocchi etc) in un ristopub nel quale hanno pure disposto la chiusura di un locale di 50 metri quadrati abusivamente adibito a deposito di alimenti anche se non registrato e privo dei requisiti igienico sanitari previsti.
A Casoria hanno ordinato la sospensione amministrativa di un deposito di alimenti, privo dei requisiti minimi igienico-sanitari e strutturali e sequestrato circa 20 chilogrammi di alimenti vari (carnei e vegetali), allo stato congelato ed in confezioni sottovuoto, in parte privi di qualsivoglia indicazione utile ai fini della rintracciabilitĂ alimentare;
Ad Agerola presso un burrificio hanno sequestrato 3 quintali circa di panna da burrificare, priva di qualsiasi indicazione in grado di far risalire alle procedure e/o sistemi di tracciabilità /rintracciabilità alimentare. Nella circostanza è stata notificata diffida per l’eliminazione delle irregolarita’ igienico-sanitarie e strutturali riscontrate nel locale di produzione.
A Sant’Agnello hanno effettuato un’ispezione igienico-sanitaria presso un’attivita’ commerciale, a conclusione della quale hanno proceduto al sequestro amministrativo di 30 chilogrammi circa di alimenti vari (verdure, dolciumi e prodotti carnei) privi di qualsivoglia informazione utile a garantirne la rintracciabilita’ alimentare comminando la relativa sanzione amministrativa;
a Sant’Antonio Abate hanno eseguito un’ispezione igienico-sanitaria pressoun locale panificio-pasticceria con annesso punto vendita, a conclusione della quale hanno proceduto al sequestro amministrativo di 16 chilogrammi circa, di prodotti di pasticceria e rosticceria (cornetti, sfogliate napoletane, rustici farciti) privi di qualsivoglia informazione utile a garantirne la rintracciabilita’ alimentare.
A Pompei, in via Plinio, presso un ristorante hanno effettuato una verifica igienico sanitaria procedendo al sequestro amministrativo di 30 chilogrammi di alimenti vari privi di documentazione attestante la loro rintracciabilità alimentare impartendo, inoltre, prescrizioni avverso alle non conformita’ rilevate nei locali di somministrazione.