Identificato dal Laboratorio di Igiene e Sanità pubblica dell’Università di Parma il primo virus influenzale della stagione. Il virus, di tipo A/H3N2, è stato isolato da un tampone faringeo di una 27enne ricoverata senza patologie croniche, che presentava una sintomatologia influenzale acuta con febbre alta, tosse, mal di gola, astenia e dolori muscolari. A identificare il patogeno i ricercatori del Laboratorio che è Centro di riferimento della Regione Emilia-Romagna e fa parte dei Laboratori accreditati della rete InFlunet.
Successive indagini “permetteranno di valutare l’omologia antigenica del virus isolato con il ceppo vaccinale utilizzato questa stagione”, si legge in una nota. I ricercatori del Laboratorio Paola Affanni, Maria Eugenia Colucci e Marialuisa Tanzi ne hanno dato comunicazione, come da protocollo, all’Ausl di Parma e all’Istituto Superiore di Sanità. “Questa notizia – sottolinea Carlo Signorelli, ordinario di Igiene all’Università di Parma – è di buon auspicio nell’anno in cui il nostro gruppo di ricerca, oltre alle attività istituzionali come la sorveglianza virologica dei virus influenzali circolanti, è impegnato, con il supporto di Fondazione Cariparma, in un’attività di promozione delle campagne vaccinali in adulti e anziani, che riguardano non solo il vaccino antinfluenzale ma anche quello antipneumococcico e anti-herpes zoster”.
Quello isolato a Parma è un ceppo “presente sia nel vaccino tetravalente, che in quello trivalente adiuvato, consigliato nei grandi anziani”, ricorda l’esperto. La composizione vaccinale 2018/2019 prevede infatti: A/Michigan/45/2015 (H1N1) – presente anche nel vaccino 2017-2018; A/Singapore/INFIMH-16-0019/2016 (H3N2) – nuova variante; B/Colorado/06/2017 (lineaggio B/Victoria) – nuova variante. L’Organizzazione mondiale della sanità raccomanda inoltre, nel caso dei vaccini quadrivalenti, l’inserimento del virus B/Phuket/3073/2013-like (lineaggio B/Yamagata), in aggiunta ai tre precedenti.
Come difendersi allora? “La protezione dei più fragili e degli anziani si attua con la vaccinazione, consigliata anche alle persone che li circondano. Quest’anno – conclude Rezza – mi aspetterei una circolazione più ampia proprio dell’H3N2 nel nostro Paese, ma l’andamento resta sempre un’incognita”.