SIRIGNANO (Bianca Bianco-IlMattino) Ventuno irregolarità nella gestione finanziaria del comune di Sirignano. Tante sono le contestazioni che l’ispettore del dipartimento della Ragioneria generale di Stato del ministero dell’economia e delle finanze muove all’ente guidato dal sindaco Raffaele Colucci. Ventuno punti critici emersi nel corso dei 30 giorni durante i quali il rappresentante del Mef ha spulciato la contabilità e ai quali il comune dovrà rispondere “punto per punto” entro 120 giorni. La verifica amministrativa e contabile svolta tra il 2 maggio ed il primo giugno 2018 è già nelle mani del primo cittadino ed è stata inviata per conoscenza alla Corte dei Conti ed al Ministero dell’Interno: ottantacinque pagine di rilievi riassunti poi nella lista delle “carenze” che potranno essere contestate dall’amministrazione. Si va dalla approvazione di documenti contabili contro i pareri del revisore dei conti fino alla gestione “carente ed inadempiente” degli immobili comunali; dai ritardi nei pagamenti dei debiti fuori bilancio al ricorso a lavori di somma urgenza senza relativo impegno di spesa; dalla “approvazione di consuntivi con risultanze non veritiere per la presenza di situazioni debitorie non iscritte a bilancio” ad una serie di irregolarità nelle retribuzioni e nelle indennità al personale fino alla “illegittima adozione di provvedimenti di proroga dei contratti di appalto per smaltimento rifiuti e pulizie nel Comune”. Sotto accusa finisce poi il rapporto contrastato tra l’organo politico (il sindaco e la giunta) e parte dell’apparato tecnico-amministrativo (responsabile del settore economico-finanziario e revisore dei conti): una costante “contrapposizione” che ha portato in alcune occasioni alla adozione di provvedimenti economico-finanziari “in presenza di pareri non favorevoli rilasciati dai responsabili di settore e dall’organo di controllo”. Un contrasto definito “marcato” e che avrebbe “influito sul peggioramento complessivo della situazione finanziaria dell’ente” che nell’ultimo consuntivo ha registrato un disavanzo di quasi 1,7 milioni di euro. Sul banco degli imputati non ci sono solo i rapporti tra politica e uffici, ma anche altri aspetti. Tra le criticità emergono le entrate extratributarie come i canoni di locazione degli immobili comunali che l’ente non avrebbe sempre “riscosso con efficacia”, il tardivo riconoscimento di alcuni debiti fuori bilancio, l’ordinazione di servizi e lavori “senza copertura finanziaria” e le continue proroghe per l’affidamento di alcuni servizi contrarie “alla normativa di riferimento”. Un libro delle doglianze che attende la risposta dettagliata del comune che nei prossimi mesi dovrà affrontare la sfida dei conti per evitare il dissesto finanziario. Dissesto paventato soprattutto dopo la sanzione da quasi un milione di euro da parte del ministero dell’Interno. Una corsa contro il tempo per riordinare le finanze locali e scacciare il pericolo di default.
Sirignano, il Mef bacchetta il comune: ecco tutte le irregolarità finanziarie
