SPERONE (Bianca Bianco- Il Mattino) Emergenza regi lagni. L’appello per la bonifica dei canali borbonici arriva dal Baianese e si aggiunge a quello che quest’estate è stato lanciato dagli amministratori del Vallo di Lauro. Alvei secchi che d’estate si trasformano in discariche o torrenti pericolosamente colmi d’inverno, quando le piogge rischiano di causare esondazioni visti i fragili e bassi argini. Una bomba ecologica ed un pericolo che riguarda i centri abitati dei sei comuni del Mandamento ma la richiesta di maggiore attenzione e rispetto arriva stavolta da Sperone. Giovanni Orefice, consigliere comunale delegato all’ecologia di Sperone, è anche uno dei residenti nella zona attraversata dal lagno, doppiamente investito della problematica: “Non c’è rispetto- spiega- questi canali nati per irreggimentare le acque sono usati come sversatoi non solo di immondizia ma persino delle carcasse di animali morti. Basta accostare l’auto, i muretti bassi facilitano gli incivili che si liberano delle buste di spazzatura come si trattasse di una discarica”. A Sperone il lagno costeggia l’area fitness, piccola oasi per sportivi: “Una zona che il comune tiene benissimo ma macchiata dalle persone che pur di non rispettare la raccolta preferiscono il lancio del sacchetto”. La problematica è seria: d’estate il fetore diventa insopportabile, d’inverno si rischia che franino i muri di contenimento quando piove forte, per questo l’ente amministrato dal sindaco Marco Alaia ha scritto più volte alla Regione, competente per la manutenzione e la bonifica dei reticolo borbonico, per chiedere una soluzione al degrado in cui versa. “Serve uno sforzo comune per risolvere questo problema- afferma Orefice-. Certamente sono necessari fondi per pulire i regi lagni e soprattutto per alzare i muretti che sono troppo facilmente scavalcabili in alcuni punti. Ma serve soprattutto una sensibilizzazione verso chi non ha alcun rispetto per l’ambiente e si serve di questi torrenti asciutti per liberarsi dei rifiuti. Anche in questo però i comuni vanno aiutati,ad esempio con fondi per la videosorveglianza. Si tratta della incolumità dei cittadini, non si può attendere”. Palazzo Santa Lucia nelle scorse settimane ha stanziato 2 milioni di euro per la pulizia dei lagni dei paesi della vicina area nolana. Finanziamenti sono stati previsti anche per il Vallo Lauro. Una prospettiva che dovrebbe riguardare l’intero comprensorio della Bassa Irpinia in cui i canali si sono trasformati da importante protezione del territorio in bomba ecologica pronta ad esplodere.