CAIVANO- Diossina tre volte superiore al valore normale dopo l’incendio di Pascarola. Lo certifica l’Arpac che ieri ha diffuso gli esiti del monitoraggio dell’aria nella zona colpita da incendio di plastica nell’azienda Di Gennaro lo scorso 25 luglio. Due le centraline posizionate dall’agenzia regionale per l’ambiente: una a 500 metri dal luogo dell’incendio e l’altra presso il centro Campania a Marcianise. La prima centralina ha rilevato dalle ore 18 del 25 luglio alle ore 17 del 26 luglio, con le fiamme quasi domate, una concentrazione pari allo 0.3539 pg/Nm3 I-TEQ, a fronte del valore normale sulle concentrazioni di tossicità dello 0,1 pg/Nm3 I-TEQ stabilito dall’Organizzazione mondiale della sanità nelle linee guide del Duemila. Anche confrontando il dato con un altro parametro, quello delle linee guida della Germania e del Comitato degli Stati per la protezione ambientale, che parte però da uno 0.15 pg/Nm3 I-TEQ, la concentrazione di diossina e furani è il doppio del valore normale non patologico. Per il campione di aria prelevato nel Centro commerciale Campania, all’incirca nello stesso intervallo temporale, il dato rilevato è di 0,0369 pg/N m3 I-TEQ, quindi al di sotto. I dati riportati, spiega l’Arpac. sono rappresentativi solo della prima fase dell’incendio: a questi seguiranno gli esiti dei monitoraggi finalizzati a comprendere l’evoluzione complessiva dell’andamento delle concentrazioni degli inquinanti riscontrati nei giorni successivi. Inoltre, le attività di monitoraggio saranno estese anche ai terreni.