NOLA- Clan Sangermano egemone nell’area nolana. Emerge dall’ultima relazione semestrale della direzione investigativa antimafia che monitora l’evoluzione delle organizzazioni malavitose in Italia. Per quanto riguarda il bacino criminale del Nolano, in assenza di clan forti e con la fine di quelli storici tutti decapitati da arresti e sequestri patrimoniali, è gioco facile per il gruppo Sangermano, propaggine del clan Cava di Quindici, “prendersi” parte del territorio ed in particolare San Vitaliano. Scisciano, Cicciano e Roccarainola. Nella confinante area vesuviana resta invece intatta la leadership del clan Fabbrocino di San Giuseppe Vesuviano ma nella cittadina sono presenti anche il clan Batti (‘specializzato’ in spaccio di droga, rapine, estorsioni). A Terzigno sono presenti alcuni personaggi che in passato hanno aderito al clan Visciano, operante ai confini dei comuni di Terzigno e Boscoreale. Ancora, sia a Terzigno che a San Giuseppe Vesuviano agisce un gruppo criminale dedito allo spaccio di stupefacenti, facente capo alla famiglia Scarpa inserita nel cartello Vangone- Limelli-Gallo di Torre Annunziata, comune di cui è originario il capo clan. Gli Scarpa possono contare anche su buoni rapporti con il clan Giugliano (retto dalla moglie del capoclan, detenuto) di Poggiomarino con cui si spartiscono i traffici di droga. A Somma Vesuviana, feudo dei D’Avino, si assiste alla infiltrazione di criminali dell’area orientale metropolitana (Cuccaro, Mozzarella, Rinaldi) che, potendo contare su alcuni pregiudicati locali, starebbero assumendo il controllo degli affari illeciti. Nel confinante comune di Sant’Anastasia opera il clan Anastasio, antagonista dei D’Avino e come questo fortemente destabilizzato. A Castello di Cisterna ed a Marigliano la gestione delle attività criminali è suddivisa tra i clan Castaldo-Capasso e Mazzarella. Il clan Rega è egemone invece tra Pollena Trocchia, Massa di Somma e Brusciano.