domenica, Novembre 24, 2024
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Parroco di Brusciano minacciato dopo post contro camorristi

BRUSCIANO- Dopo la retata anticamorra che ha portato a sei arresti, il parroco di Brusciano scrive un post chiedendo ai camorristi di convertirsi. La reazione dei parenti degli arrestati è feroce, con insulti e minacce, ma il sacerdote riceve la solidarietà di molti, compreso il vescovo di Nola Francesco Marino. Don Salvatore Purcaro, che è parroco a Brusciano da alcuni anni,ieri ha scritto un klungo post in seguito al blitz dei carabinieri che ha portato in cella alcuni esponenti del clan Regam compreso il boss Giovanni Rega. Non parlo di condanna, ma una richiesta di conversione: “Svegliatevi, pentitevi, convertitevi, prima che vi sveglino i carabinieri all’alba per arrestarvi”, parole pronunciate durante la messa di Natale.

“Mi complimento con le forze dell’ordine che all’Alba hanno sgominato uno dei Clan…. C’è ancora da lavorare- scrive il parroco- Io ribadisco il mio appello a quelli che sono stati arrestati e a quelli che lo saranno: convertitevi, non aspettate che siano i carabinieri a svegliarvi all’alba per arrestarvi! Svegliatevi voi dal sonno delle camorra. Voglio scuotere dal sonno gli uomini e le donne della malavita”.

“ Avoi voglio parlare “cuore a cuore” come un padre che sente dolore per i figli che sbagliano. Vi conosco, per me non siete solo anonime abrasioni di una piaga sociale, il vostro volto a me non appare ombreggiato dalla tutela della privacy o della paura. Ho visto i vostri occhi pieni di lacrime quando abbiamo celebrato i funerali dei vostri cari defunti. Ho stretto le vostre mani quando vi ho augurato di essere bravi genitori dopo il battesimo dei vostri figli. Ho ascoltato la vostra preoccupazione quando avete temuto che i controlli oncologici potessero andare male ed ho cercato di farvi capire che la camorra è già un tumore che minaccia la vita del vostro corpo. A voi stanotte voglio gridare, svegliatevi da questo sonno (…). È per questo che vi imploro: convertitevi! Non potete dormire sonni tranquilli sapendo che la droga che importate e spacciate sta bruciando decine di giovani e padri di famiglia. Non potete dormire sonni tranquilli sapendo che i commercianti non riescono più a pagare le vostre estorsioni e devono abbassare la serranda. Non potete dormire sonni tranquilli quando prestate i soldi alla povera gente, che, con il cappio alla gola del dover pagare una bolletta, viene a chiedervi cento euro e dopo un mese dovrà restituirvene duecentocinquanta in più. Vi aspetto, siete ancora in tempo, nel nostro paese siamo in faida: chi sta decidendo la morte del rivale di clan, sta preparando a sua volta la propria. Voglio sognare con voi che da domani su tutti i giornali, apparirà il riscatto del nostro paese e potremo leggere come titolo la citazione di un cantico dell’Antico Testamento: Brusciano: «L’arco dei forti si è spezzato, ma i deboli sono pieni di vigore» (1Sam 2, 4)”.

Parole che hanno toccato molti, ma hanno anche scatenato una ridda di commenti (quasi trecento), tra i quali quelli dei parenti degli arrestati che non hanno esitato ad attaccare il prelato e poi ad insultare altri commentatori, arrivando a minacce in privato. Fino al grottesco: la comparsa di account fake che hanno cominciato a darsi “battaglia”, riproponendo sulla bacheca del parroco la faida che imperversa a Brusciano in questi giorni tra clan rivali.

Il parroco non si è scomposto ed anzi ha chiarito che ha poi incontrato le persone che lo avevano attaccato. Alui è arrivato anche il messaggio di solidarietà del vescovo: “Caro don Salvatore, la Chiesa di Nola è con te”.

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