NOLA (Bianca Bianco) -All’aggressione di via Conte Orsini avrebbe partecipato anche uno dei giovanissimi che fu fermato per il pestaggio di Vaclav, il senzatetto ceco picchiato il 17 marzo del 2015 da un branco di ragazzi di Nola mentre dormiva nella sua “casetta” nell’ex stazione di via Polveriera. E’ il retroscena che emerge dalla ricostruzione di quanto accaduto nella notte tra venerdì 1 giugno e sabato 2 nei pressi della frequentatissima piazza Giordano Bruno, zona di Movida e purtroppo anche di tanti piccoli e grandi episodi di microdelinquenza. Alcol che scorre a fiumi, adrenalina a mille e risse che scattano per un nonnulla. Sarebbe accaduto proprio questo l’altra sera, quando la vittima del pestaggio ha incrociato l’aggressore, attuale fidanzato della sua ex. Non si sa di preciso cosa abbia fatto scattare la molla della violenza, forse una mano poggiata provocatoriamente sulla spalla del “rivale”, ma di certo è bastato per far scoccare la scintilla e partire un pesaggio. Il 17enne autore del raid, anche lui studente e molto sportivo, avrebbe picchiato il coetaneo a mani nude riducendolo in una maschera di sangue. Ma con lui, hanno poi constatato i poliziotti intervenuti sul posto, c’erano almeno altri cinque ragazzi. Ed uno di questi, poi denunciato, era già conosciuto perché fece parte del commando di teen agers che tre anni fa, in un’altra notte di follia, massacrò di botte il povero clochard (morto lo scorso gennaio per altre complicazioni fisiche ma sicuramente segnato profondamente da quella vicenda). Secondo la polizia, il ruolo del ragazzo (che ha diciotto anni) va chiarito, in particolare si deve capire se è stato compartecipe della aggressione o solo spettatore. Il giovane invece si difende e forse nei prossimi giorni verrà ascoltato dal giudice per chiarire la sua posizione.