NAPOLI- Diventare avvocato in Campania? Una corsa ad ostacoli, un’utopia, un dramma. Anche quest’anno i praticanti che hanno sostenuto le prove scritte d’esame presso la Mostra D’Oltremare (erano 4100) si sono scontrati con il muro delle commissioni esaminatrici esterne. Quest’anno a correggere le prove dei campani erano esaminatori della corte di appello di Milano: è stata una strage con 2700 bocciati, circa il 66% dei partecipanti, e 1400 promossi. E non manca la polemica con Fulvio Martusciello, eurodeputato di Forza Italia che annuncia “un’interrogazione alla Commissione Europea. Quello degli aspiranti avvocati napoletani è un’abilitazione, non un concorso. Ed è una follia la correzione incrociata. Le prove scritte degli aspiranti avvocati napoletani devono essere corrette da una commissione nominata dalla Corte d’appello di Napoli”. Secondo Martusciello “la procedura attuale viola il principio della parità di trattamento dei cittadini europei nell’accesso alle professioni. Chiederemo alla Commissione UE l’apertura di una procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia se non ci saranno cambiamenti”.