CIMITILE- Botta e risposta a distanza al sapor di fiele. Nunzio Provvisiero e Francesco Di Palma si sfidano dai palchi e dai manifesti, senza mai incrociarsi ma incrociando invece le spade in un duello che, ora dopo ora, si fa sempre più feroce. Provvisiero esce con un manifesto durissimo in cui accusa Di Palma di avere dirottato il paese in tre anni di decadenza all’epoca del mandato finito anticipatamente nel 2017, di Palma che guida la civica “Uniti con Prima Cimitile” risponde per le rime rivolgendosi ai cittadini: “Non c’è uno di voi che non porti addosso un segno o una cicatrice di vent’anni di governo fazioso del nostro Paese. Io mi candido a rappresentare tutti voi indipendentemente da chi sceglierete di votare. Se il grande splendore sbandierato ai quattro venti equivale ad un patrimonio della comunità in larga parte non fruibile e allo sperpero perpetrato per anni di denaro pubblico a danno di tutti i cittadini, allora non ci resta che piangere”. L’attacco a Provvisiero, per venti anni primo cittadino all’ombra delle Basiliche, è frontale: “Se il modus operandi politico, durato vent’anni, avesse reso la macchina amministrativa realmente efficiente e non l’avesse utilizzata come un mero strumento di potere, il nostro Ente non sarebbe stato condannato al pagamento di migliaia e migliaia di euro di risarcimento danni per aver leso i legittimi diritti dei nostri concittadini. Vi chiedo: chi paga? Chi pagherà? Ancora una volta noi, vittime di un modello preistorico nel quale all’esercizio di una funzione amministrativa si è sistematicamente sostituito l’esercizio di un potere”. “Oggi – continua Di Palma- coloro che hanno determinato la caduta dell’amministrazione da me guidata, girano nelle vostre case sostenendo chi è dall’altro lato; vi chiedo: con quale credibilità? Il presunto grande “rinascimento” culturale di un ventennio, vi chiedo: cosa ha lasciato alla nostra comunità? Vi assicuro il degrado. Tutto ciò non è assolutamente tollerabile. Il mio impegno è di restituire la dignità a ciascuno di voi, di guarire le profonde ferite e lacerazioni che hanno disunito la nostra comunità. Il dado è tratto. L’evidenza è innegabile, solo chi è di parte e non può nega, mente, sapendo di mentire”. Di Palma ed i suoi candidati incontreranno i cittadini per l’ultimo comizio domani, venerdì 8 giugno, alle 23 in piazza Conte Filo della Torre.