FRANCAVILLA AL MARE – Femminicidio conclusosi con il suicidio dell’assassino. Fausto Filippone, 49 anni, dirigente della Brioni, ha scavalcato il parapetto del viadotto dell’autostrada A14, all’altezza del km 390 in direzione sud, intorno alle ore 13 e 30, portando con sé con la forza Ludovica, la figlia dodicenne della convivente. Poco dopo la piccola è stata gettata giù dall’uomo da un’altezza di circa 40 metri ed è morta sul colpo. Filippone, aggrappato alla rete di protezione e con i piedi poggiati su una soletta di cemento, non ha consentito ai soccorritori di avvicinarsi al corpo della ragazzina, minacciando di suicidarsi. Per ore, in bilico da quella posizione, ha urlato “Scusa”, “Scusa”. Poi, mentre i Vigili del Fuoco stavano tentando di sistemare un telone gonfiabile al di sotto del viadotto, si è buttato giù e anche lui è morto. Vano il tentativo di un mediatore dell’Arma di dissuaderlo. Sul posto erano giunti alcuni parenti, tra questi la madre e la sorella che aveva tentato un contatto. La tragedia sull’autostrada A14 è messa in diretto collegamento dagli investigatori alla morte avvenuta a Chieti in mattinata della convivente di Filippone, nonché madre di Ludovica, precipitata da un balcone di un appartamento al quarto piano: è Marina Angrilli, 52 anni (insegnante di lettere al liceo scientifico di Pescara Leonardo da Vinci). Soccorsa dai sanitari del 118, la donna è morta in ospedale. Gli inquirenti hanno forti sospetti che anche lei sia stata gettata giù dal balcone dal compagno. Sull’intera vicenda indaga la Squadra Mobile di Chieti. Per ore è stato impossibile raggiungere il corpo di Ludovica, pietosamente coperto da un lenzuolo, e vegliato a un metro di distanza dal medico legale. Sul posto è intervenuta la sostituto procuratore di Chieti, Lucia Campo, che ha coordinato le operazioni alle quali ha partecipato il Nucleo Investigativo del Comando provinciale di Chieti, al comando del maggiore Marcello D’Alesio.