NOLA- Avvocati in silenzio ed in rivolta contro l’Inps. La protesta contro l’operazione “Poseidone”, azione con cui l’Istituto di previdenza e l’Agenzia delle Entrate stanno recuperando i contributi legati alla gestione separata con l’iscrizione d’ufficio di 800mila professionisti, è arrivata anche a Nola. I legali della città bruniana questa mattina, come tanti colleghi in tutta Italia, hanno manifestato con un silenzioso flash mob davanti alla sezione Lavoro del Tribunale di Nola in via Onorevole Francesco Napolitano. Indossando la toga e muniti di cartelli, i professionisti del diritto hanno protestato dalle 10 alle 10,30 inscenando un “rumoroso” silenzio contro una decisione che, polemizzano, si trasformerà in una mannaia soprattutto per i più giovani professionisti. “Poseidone” ha comportato infatti l’invio di cartelle esattoriali (da 1500 fino a 30mila euro) per il recupero di contributi sommersi: somme esose che in molti casi hanno costretto gli avvocati alla cancellazione dell’albo. Contro questa azione di recupero sono stati presentati migliaia di ricorsi, dei quali 500 con pronunce positive per la categoria degli avvocati in primo e secondo grado, poi però ribaltate in Cassazione. La delegazione dei legali nolani era capeggiata dagli avvocati Gaetano Razza e Mariafrancesca Pugliese, con il supporto dell’avvocato Fiorella Loria del Consiglio dell’Ordine e del presidente dell’ordine degli architetti di Napoli e provincia (categoria compresa nell’operazione Poseidone) Salvatore Visone.