SANT’ANTONIO ABATE- Sarte in nero: tutte giovani ed italiane, assunte per realizzare costumi da bagno. Ad assumerle in maniera irregolare, una imprenditrice 36enne di Santa Maria La Carità che è stata denunciata dai carabinieri, intervenuti insieme ai colleghi dell’nucleo ispettorato del lavoro. Al loro ingresso i militari hanno scoperto le 7 ragazze (dai 25 ai 35 anni, tutte dei Comuni vivini) intente a cucire. Solo tre dipendenti avevano regolare contratto, l’attività- una ditta tessile- è stata sospesa.