CICCIANO (Nello Lauro- IlMattino)- Raid sacrilego nel cimitero di Cicciano. Il secondo in poco più di un mese. Un nuovo colpo messo a segno dalla banda dei cimiteri, come è stato soprannominato il gruppo di malviventi, forse sempre gli stessi, che da mesi imperversa nel Nolano facendo razzia di metallo proprio nei luoghi che ospitano le sepolture. Un reato odioso soprattutto perché chi agisce non si fa alcun problema a fare danni alle tombe, violando il silenzio e la pace di un luogo sacro e gettando nello sconforto chi vede profanato il riposo eterno di un proprio caro. Dall’inizio dell’anno si sono registrati diversi casi, tutti simili e sempre con lo stesso obiettivo: rame ed ottone. Stavolta tappa dei delinquenti è stato il camposanto di Cicciano, dove hanno lasciato testimonianza del proprio passaggio non solo razziando portafiori ma anche danneggiando alcune tombe in marmo. Stando a quanto ricostruito dai carabinieri della stazione cittadina, coordinati dal comandante Giuseppe Giudice e dal vice Francesco Lullo, i ladri si sono introdotti nel cimitero da una delle due entrate, una in via Caserta l’altra in via Corpo di Cristo, approfittando anche della mancanza di un sistema di videosorveglianza. Un gioco da ragazzi penetrare nel perimetro e prendere di mira una cinquantina di tombe su cui c’erano portafiori in ottone, metallo molto ambito dalle bande che imperversano nel Nolano perché facilmente rivendibile al mercato nero. In alcuni casi i ladruncoli nella foga di portare via il loro bottino hanno danneggiato le lapidi. Una sconcertante e dolorosa scoperta per chi la mattina seguente il raid ha visto i danni provocati dal passaggio della banda. Ad accorgersi di quanto avvenuto è stato il custode che ha subito avvertito i carabinieri. I militari stanno lavorando sugli elementi raccolti per identificare gli autori di quella che è l’ennesima incursione di malintenzionati in un cimitero dei paesi del Nolano e la seconda in quello di Cicciano, dove già lo scorso febbraio i ladri colpirono. In quel caso fu pure convocato un consiglio comunale per discutere delle possibili misure di sicurezza. Da allora, la banda ha colpito anche nei cimiteri delle vicine Tufino e Comiziano, a Saviano, Nola, Marigliano e nei paesi della confinante Bassa Irpinia.