NAPOLI – Le prestazioni sanitarie venivano effettuate, a nome di persone defunte e titolari – sia per patologia che reddito – dell’esenzione ticket, da pazienti che invece avrebbero dovuto pagare il contributo. Un meccanismo che, nel giro di tre anni, avrebbe arrecato alle casse del servizio sanitario nazionale un danno di circa 40mila euro. Nella mattinata di ieri i militari della Guardia di Finanza di Napoli, in esecuzione di provvedimento emesso dal gip del tribunale di Napoli, hanno sottoposto a sequestro beni per lo stesso valore nei confronti di tre persone (tra cui una biologa) di San Nicola la Strada e Torre Annunziata. La vicenda sarebbe avvenuta, secondo la ricostruzione degli investigatori, in un laboratorio di analisi al Centro Direzionale di Napoli. L’attenzione è stata appuntata su circa 350 ricette per prestazioni eseguite dal 2011 al 2013.