SAVIANO- Accusati di torture e di minacce, assolti dopo il processo di primo grado. Il Tribunale di Nola ha ritenuto non sussistere le gravissime accuse rivolte a dieci carabinieri del Nucleo investigativo di Castello di Cisterna dai tre sequestratori dell’imprenditore di Saviano Antonio Buglione. I tre (Pasquale Scanu di Bitti, Giuseppe Boccoli di Siniscola e Domenico Porcu di Silanus), accusati del rapimento dell’ex re della vigilanza privata del Nolano nel novembre del 2010, raccontarono agli inquirenti che i dieci militari li avevano sottoposti a pestaggio e insultati dopo l’arresto avvenuto giorni dopo la liberazione di Buglione. Secondo il loro racconto riportato dal quotidiano l'”Unione Sarda”, furono legati e presi a calci e pugni ed insultati con epiteti “razzisti” (“sardi di m… inginocchiatevi davanti alla giustizia…” , e altre ancora del tipo “sardagnuoli di m… sappiamo noi come trattare i sardi”). Una versione dei fatti rigettata dal Tribunale di Nola, perché ritenute non credibili e non provare,oltre che mosse da intento di calunniare i carabinieri. Per i tre, si è aperto un fascicolo di indagine per calunnia. Nel frattempo, si attende di nuovo il processo nei confronti di due sequestratori: condannati a 26 anni Scanu, ed a 28 Boccoli, per la Cassazione il processo è da rifare.