COMIZIANO (Nello Lauro – Il Mattino) – Un’ordinanza del sindaco e un consiglio comunale straordinario. Motivo dell’urgenza la preoccupazione di cittadini e ambientalisti per i risultati delle analisi dell’Arpac effettuate nel mese di luglio e ripetute ad agosto nelle acque superficiali di falda nella cava di Comiziano. Un lago utilizzato anche come riserva per rifornire i vari elicotteri di protezione civile e corpo forestale dello stato nello spegnimento dei roghi estivi. Oltre allo specchio d’acqua c’è anche un delicato ecosistema abitato da poiane e gheppi, da rondini e anche uccelli legati alla presenza dell’acqua, tra canneti e altre piante. Tutto questo ora è in pericolo con i numeri che parlano chiaro: un superamento dei livelli di concentrazione tollerati per sostanze pericolose: floruri, alluminio, cromo esavalente e tricloroetano. Un’ansia che cresce anche perché sono ancora tutti da capire i motivi di questa situazione: valore altissimo del cromo esavalente (si parla del doppio consentito dalla legge ad agosto, mentre a luglio era quattro volte più alto) considerato uno dei più importanti e pericolosi inquinanti ambientali, perché tossico, mutageno e cancerogeno e grazie all’elevata solubilità in acqua, in grado di diffondersi in vaste aree. Anche il tricloroetano, mortale per gli insetti e pericolosissimo per il sistema nervoso dell’uomo, a luglio era in quantità doppie. Quattro volte più alti i valori di alluminio a luglio, ridotti della metà nel mese dopo. Una situazione che ha portato il sindaco Paolino Napolitano a firmare il provvedimento “per evitare pericoli per la salute pubblica e per l’ambiente derivanti dalla presenza delle sostanze tossiche”, ordinando alla società che gestisce la cava di “predisporre gli interventi di messa in sicurezza e la successiva bonifica della falda acquifera”. Argomento anche all’ordine del giorno del civico consesso convocato su proposta del gruppo di opposizione “Città Nuova”. Furiosi gli ambientalisti del Forum Nolano e di Rize Up: “Nonostante l’estrema gravità della situazione, le attività della cava proseguono senza sosta, le autorità comunali e sanitarie non hanno informato la popolazione rispetto ad un eventuale pericolo per la salute derivante dall’utilizzo dell’acqua per usi civici o irrigui. Come verrà messa in sicurezza la falda? Chi pagherà per questo ennesimo scempio?”