NAPOLI- Quattordici anni di reclusione per Giuseppe Antonucci, il 40enne che lo scorso 12 gennaio sparò alla testa la moglie e ferì il nuovo compagno di lei. Antonucci dodici anni prima aveva ammazzato la prima moglie. Una storia grottesca la sua: solo per un caso benevolo, la seconda compagna è scampata alla stessa sorte della prima. L’uomo attese la donna alla stazione del Centro direzionale e le sparò alla testa. Il colpo non raggiunse il cervello e la vittima se la cavò con una degenza di un mese. Antonucci fu arrestato e questa mattina il gup della 35esima sezione del Tribunale di Napoli lo ha condannato a 14 anni, contro di lui anche l’aggravante della premeditazione. Nel 1991, invece, quando uccise Loredana Esposito, gli fu riconosciuta l’attenuante della seminfermità mentale. Scontata la pena, era riuscito a ricostruirsi una vita con la nuova compagna, ma questo lo aveva poi lasciato scatenando il suo raptus. Alla donna, assistita dall’avvocato Vincenzo Laudanno, è stata riconosciuta al momento una provvisionale di 10mila euro.