CASTELLAMMARE DI STABIA- Un dipendente del Comune di Castellammare di Stabia è stato raggiunto da ordinanza di custodia cautelare eseguita dalla Guardia di Finanza. Secondo quanto emerso dalle indagini, l’impiegato avrebbe intascato mazzette da 500 a 1500 euro per nascondere abusi edilizi e non dare seguito ai procedimenti per l’abbattimento dei manufatti non in regola. Il tecnico è accusato di vari episodi di corruzione, truffa e falso in atto pubblico, in concorso con altri soggetti che nel tempo sono stati responsabili di abusi. Le indagini condotte dai due Uffici di Polizia -con attività di intercettazioni telefoniche, acquisizioni documentali, interventi in vari cantieri culminati anche in sequestri- hanno permesso di accertare numerose e gravi condotte penalmente rilevanti perpetrate dal tecnico comunale che «incaricato dal Comune di eseguire sopralluoghi in cantieri dove erano in atto costruzioni/ristrutturazioni- in cambio di danaro (dai 500 ai 1500 euro per pratica), convinceva gli autori degli abusi edilizi che poteva risolvere il loro “problema”. Nella maggior parte dei casi le irregolarità erano perpetrate con falsificazione di documenti o promesse di riuscire ad ottenere licenze edilizie o condoni in sanatoria.
Le indagini continueranno nelle prossime ore. Sono stati accertati già diversi case nelle ultime settimane ma la Guardia di Finanza continuerà ad indagare per scoprire ulteriori episodi di corruzione. A chiedere la mazzetta, secondo quanto ricostruito, era sono l’arrestato che però è stato prontamente scoperto dalle forze dell’ordine. Ora è agli arresti domiciliari in attesa di conoscere la sua posizione.