«Sono state rilevate due positività» nell’ambito dei controlli compiuti dagli Istituti zooprofilattici su 114 dei campioni esaminati per verificare eventuali contaminazioni da fipronil su uova, prodotti derivati e alimenti che li contengono. Lo rende noto il ministero della Salute precisando che è stata fatta «conseguente segnalazione alle Regioni e Asl competenti territorialmente per ulteriori accertamenti sulla fonte di contaminazione e l’adozione, in esito ad essi, di eventuali provvedimenti restrittivi».
Interviene il deputato e coordinatore FI della città metropolitana di Napoli, Paolo Russo: «A tutela dei nostri consumatori un’azione di screening e di esame di quei prodotti per i quali sono state incautamente utilizzate le uova contaminate con il pesticida tossico. Mi riferisco ai molteplici prodotti olandesi e tedeschi a base di uova che invadono le nostre tavole: penso alla maionese ma anche a dolci preconfezionati». In una lettera indirizzata al ministro della salute, Beatrice Lorenzin, chiede: «Dopo che anche in Italia sono stati individuati prodotti contenenti uova al fipronil è quanto mai opportuno intensificare i controlli per scongiurare pericoli alla salute dei consumatori italiani. Solo il meticoloso accertamento della destinazione che hanno preso le uova contaminate olandesi e tedesche ci farà fare sonni tranquilli».
Fare i nomi delle aziende coinvolte, pubblicare come in Francia subito l’elenco dei prodotti coinvolti e togliere il segreto sulla destinazione finale di tutti i prodotti alimentari importati rendendo finalmente pubblici i flussi commerciali delle materie prime provenienti dall’estero: è quanto chiede il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo dal Meeting di Rimini, nel commentare l’annuncio. «Di fronte alle emergenze sanitarie provenienti dall’estero che si ripetono nell’alimentare occorre – continua Moncalvo – intervenire subito con la trasparenza dell’informazione per evitare allarmismi che danneggiano imprese e consumatori. Lo scandalo delle uova contaminate con l’insetticida Fipronil e commercializzate in Europa riguarda esclusivamente quelle importate dall’estero, ma le uova italiane possono essere riconosciute poiché è presente l’indicazione di origine su ogni guscio anche se è necessario migliorarne la visibilità scrivendo chiaramente per esteso, anche sulle confezioni e sui cartoni, da dove arrivano».