sabato, Novembre 23, 2024
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L’attore Roberto Azzurro ferito gravemente alla gola: fermato brasiliano

BENEVENTO –  E’ ricoverato con prognosi riservata, ma non in pericolo di vita, l’attore e regista napoletano Roberto Azzurro, 53 anni, trovato la scorsa notte sulla statale ‘Telesina’ con gravi ferite alla gola e in altre parti del corpo. Per l’aggressione è stato fermato, dopo poche ore, un 37enne brasiliano residente da qualche anno a Benevento, Paulo Francisco da Silva, bloccato dalla Polstrada in Molise dove era fuggito a bordo dell’auto della vittima. Il ferimento di Azzurro, noto per il suo impegno al fianco dell’Arcigay, sarebbe avvenuto al culmine di una violenta lite. Da Silva – che lavora come artigiano nel capoluogo sannita e vive con una compagna – si trova in carcere a Benevento, con le accuse di tentato omicidio, rapina e sequestro di persona. Dopo il fermo, secondo quanto si è appreso, non avrebbe detto nulla agli uomini delle forze dell’ordine. La vittima per ora non può essere sentita, viste le sue gravi condizioni: gli investigatori – sul caso indagano i carabinieri del nucleo investigativo e della compagnia di Benevento – procedono a tutto campo nel ricostruire i rapporti tra Azzurro e Da Silva, e secondo indiscrezioni si rafforzerebbe con il passare delle ore la pista di un diverbio passionale. Azzurro è stato trovato e soccorso in piena notte lungo la statale 372, nei pressi dello svincolo per Paupisi. Trasportato in ambulanza nell’ospedale Rummo di Benevento, inizialmente sembrava in pericolo di vita per la gravità delle ferite riportate ma poi, con il passare delle ore, le sue condizioni sono lievemente migliorate. Noto nella scena teatrale napoletana per i suoi lavori di avanguardia, basati sulla totale assenza di effetti speciali, recentemente ha proposto al teatro Elicantropo di Napoli, una rivisitazione de La Tempesta, di William Shakespeare. Il direttivo di Arcigay Napoli, intanto, ha espresso tutta la sua vicinanza all’attore e regista, “da sempre vicino alla comunità lgbt napoletana, attraverso la sua arte e i suoi spettacoli” (“Oscar Wilde, il processo”, “In pantaloni rosa e garofano verde”, “Un bacio”, “Il servo di Byron”, “I neoplatonici” e altri). Un artista che, sottolinea l’Arcigay, “ha sempre sposato la lotta contro l’omofobia ed ogni forma di discriminazione”. (ANSA).

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