lunedì, Novembre 25, 2024
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Prendere un taxi a Napoli è diventato più costoso, leggi la tabella

Aumenta il costo dei taxi a Napoli e diminuisce invece la chiarezza della comunicazione all’utenza, specie se internazionale. Ne è certo il pubblicitario Claudio Agrelli, fondatore della community Città di Partenope,  dopo aver esaminato le differenze di tariffa e di leggibilità della nuova tabella che entra in uso da domani sera a mezzanotte. In base alla delibera di giunta del Comune di Napoli numero 299/2017, spiega infatti l’associazione, prendere un taxi a Napoli sarà decisamente più oneroso con aumenti dall’8% al 100%, a partire dal costo della chiamata radio taxi che è aumentato del 50% (da 1 a 1,50 euro) e ciò si aggiunge ad un aumento di inizio corsa di 0,50 €euro nei notturni e festivi. Ciò vuol dire che già in partenza si potrà pagare 1 euro in più. Lo scatto del tassametro di 0,05 euro non avverrà più ogni 60 metri ma ogni 48, e non più ogni 10 secondi ma ogni 8: quindi, il 25% di aumento. 
I taxi di Napoli quindi saranno più cari di quelli di altre grandi città italiane perché se è vero che il costo per km/h va spesso ad allinearsi, il taxi a Napoli sarà più caro all’avvio del tassametro con punte di 2 € in più rispetto a Roma, ad esempio nei festivi diurni per non parlare di paragoni con città come Milano, Bari, Palermo (è possibile verificare il dato su questi siti dei Comuni o su questo http://www.taxi.it/tariffe-regolamenti e nella tabella di confronto in allegato)
Le tariffe predeterminate urbane aumenteranno di 2 euro ed in alcuni casi di 4. Ad esempio dalla Stazione Centrale a piazza Municipio passeranno da 11 a 13, pur trattandosi di un rettilineo di appena 2,4km. Le tariffe predeterminate extraurbane, ovvero per i punti di attrazione turistica dell’hinterland, aumentano quasi tutte di 10 euro. Alcune di queste, poi, sono addirittura raddoppiate (una visita al Vesuvio fino ad oggi è costata 90 euro andata e ritorno con due ore di attesa del tassista, da lunedì in poi costerà 100 solo andata e senza nessuna attesa che sarà calcolata a parte in 21,50 ad ora): un aumento del 170%.
 
 “Inoltre – sottolinea Agrelli – sono state abolite molte tariffe predeterminate. Se un turista voleva andare dal Centro Antico al Museo di Capodimonte, ad esempio, prima poteva pagare 11 euro, la stessa tariffa se voleva poi spostarsi da Capodimonte al Museo di San Martino. Da lunedì in molti più casi si dovrà andare a tassametro, ed anche Bagnoli è stata esclusa dal beneficio delle predeterminate: appare solo Città della Scienza. Ma se devi andare a piazza Bagnoli il tassista ti applicherà la stessa tariffa o, piuttosto, approfitterà del fatto che l’agevolazione è solo per Città della Scienza? L’aspetto più grave resta però il fatto che la tabella esposta rappresenta una retromarcia sulla trasparenza a vantaggio di chi vuole approfittarsene”.
 
Alcuni esempi:

 

            1          La nuova tabella, contrariamente a quella elaborata da Città di Partenope, purtroppo si sviluppa su due fronti, uno per le tariffe urbane e uno per le extraurbane. Sarebbe sufficiente quindi esporre un solo fronte per nascondere al turista uno dei due tariffari, come spesso accadeva anni fa.
            2          La tabella nuova perde l’immediatezza donata dalle icone, che semplificavano la comprensione del luogo. Ad esempio il Centro Città (internazionalmente riconosciuto con cerchi concentrici) e molte altre icone come Stazione, Ospedale, Stadio, ecc. Dobbiamo ricordare infatti che non tutti i turisti parlano inglese, ad esempio Russi, Francesi, Sudamericani, spesso non conoscono né l’Italiano né l’inglese.
            3          Le uniche scritte non tradotte in inglese di tutta la nuova tabella sono le agevolazioni con lo sconto del 10% sulla tariffa ordinaria e la gratuità per carrozzine bambini, carrozzelle disabili e cani guida.
            4          Con la nuova tabella si torna al modello della precedente, detta “Battaglia Navale”, si deve infatti incrociare il luogo su l’asse delle ordinate con il luogo sull’asse delle ascisse per verificare il prezzo della corsa. Ce la faranno i nostri eroi-utenti con le vibrazioni dell’auto in una città dove le strade asfaltate bene sono una rarità?
“Si è trattato di un restyling grafico – conclude Agrelli – delle vecchie tabelle che sono state quindi ideate, stampate ed apposte nei taxi senza gravare di un solo euro sulle casse comunali. Un lavoro regalato al Comune ma soprattutto alla città, e che avremmo rielaborato ancora e con piacere pur di non dover vedere di nuovo le vecchie e fuorvianti tabelle, che aiutano solo le mele marce. Ma non ci hanno nemmeno informato dell’abolizione delle nostre tabelle, che nei fatti sono rimaste esposte nelle vetture solo per tre mesi. Abbiamo scritto e telefonato invano al Comune. Si vede che quella della facile intelligibilità è una strategia di marketing turistico che a qualcuno non è piaciuta”.

 

 

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