È stato un boccone di carne a mettere fine alla breve esistenza di una bambina di dieci anni. La tragedia si è consumata nella sua casa di Melissano, in Salento, dopo aver ingerito, a quanto si apprende, un pezzo di carne. I genitori se ne sono accorti e hanno cercato inutilmente di aiutarla, ma la bambina ha iniziato a mostrare chiari segni di ipossia e hanno chiamato il 118. Il boccone le sarebbe andato di traverso, ostruendole le vie respiratorie. Inutili i soccorsi dei sanitari del pronto intervento che hanno tentato di rianimarla. Il pm di turno del Tribunale di Lecce non ha ritenuto di disporre l’autopsia. Un fatto, questo, che riporta alla memoria quanto successo a marzo di quest’anno quando fu un 58enne di Maglie a morire in circostanze simili. In questi casi, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è completamente inutile attendere l’arrivo dell’ambulanza. Se un boccone va di traverso, o si eseguono immediatamente le manovre di salvataggio suggerite da medici e pediatri o il bambino muore. Fra i bambini da zero a quattro anni il soffocamento è la seconda causa di morte dopo gli incidenti stradali. La `classifica´ dei cibi più pericolosi vede al primo posto le amate caramelle, seguite da pezzetti di carne, chicchi d’uva e noci; in pole position fra gli oggetti rischiosi le monete e i palloncini sgonfi. Purtroppo oggi nel nostro Paese pochissimi genitori conoscono le manovre salvavita.