ROCCARAINOLA- Continua la querelle sulla cappella della Madonna dell’Arco. Un altare votivo che da circa due anni il presidente del Comitato Battenti Madonna dell’Arco vuole costruire ma, sostiene, senza riuscire ad ottenere il placet definitivo dell’amministrazione. Fonti vicine al Comune di Roccarainola spiegano che l’autorizzazione è stata sì data dal sindaco ma solo “per quanto di competenza” e che l’amministrazione era incline ad autorizzare un’opera di dimensioni ridotte e non una cappella di 3,80 metri di altezza e 2,20 metri di larghezza quale quella progettata da un tecnico per conto del presidente dei Battenti. La questione era già complicata dall’inizio, dunque, ma le parti si sono venute incontro con il presidente del Comitato Battenti che aveva ridimensionato il progetto. Accordo poi saltato perché il presidente “insisteva per avere una cappella di tre metri in cemento armato” e quindi sarebbero serviti i calcoli del Genio civile e una autorizzazione a costruire. Di qui, lo scontro finito anche su manifesti apparsi sulle cantonate del paese.