SAN GIUSEPPE VESUVIANO- A Roma, Terzigno, Ottaviano e Pompei, i carabinieri del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata, all’esito di un’attività di indagine patrimoniale, stanno dando esecuzione al decreto di sequestro di prevenzione finalizzato alla confisca, di beni mobili, quote societarie e rapporti finanziari, emesso dal Tribunale di Napoli – Sezione Misure di Prevenzione, volto a contrastare l’azione delittuosa delle consorterie criminali di matrice mafiosa radicate nel territorio della provincia a sud di Napoli. Tale attività si inserisce in un contesto che ha come referente l’organizzazione criminale di tipo camorristico “Gallo-Limelli- Vangone”, una struttura associativa che già da tempo ha affermato la propria supremazia criminale sul territorio a monte della città di Torre Annunziata, ma con progetti e mire espansionistiche anche a Pompei e Torre del Greco. Il gruppo criminale è la diretta derivazione del clan Limelli-Vangone, ovvero dell’accolita di soggetti che, nella feroce faida tra Nuova camorra organizzata e la Nuova Famiglia Organizzata degli anni 80, militò nelle fila di quest’ultimo cartello criminale. L’indagine patrimoniale, condotta d’iniziativa dal Nucleo, al termine dei numerosi accertamenti ha consentito di eseguire sequestri patrimoniali di beni nei confronti del pregiudicato Natale Scarpa, 37enne di San Giuseppe Vesuviano, che per gli inquirenti è inserito nel pericoloso contesto associativo dei Gallo-Limelli- Vangone dedito al traffico internazionale di stupefacenti. In particolare, Scarpa aveva la funzione di coordinare e dirigere le operazioni di acquisto dello stupefacente in Olanda per la successiva rivendita nel territorio nazionale. Le investigazioni hanno documentato  la natura illecita del denaro utilizzato dall’interessato per l’acquisizione dei beni mobili in sequestro, derivante dal coinvolgimento dello stesso nel citato contesto associativo; la sproporzione tra i redditi e le attività economiche svolte dall’interessato, rispetto ai beni mobili di cui il medesimo e il suo nucleo familiare avevano la disponibilità .I beni da sottrarre al patrimonio illecitamente accumulato da Natale Scarpa e suoi familiari sono due autovetture, una quota sociale e nove rapporti finanziari tra conti correnti e libretti postali, per un valore complessivo di circa 100 mila euro.