CICCIANO- Ritorna il libertà Pasquale Amato, il preside del Liceo “Enrico Medi”. Ieri l’udienza del Tribunale del Riesame che ha comunicato questa mattina l’ordinanza con cui annulla la misura cautelare degli arresti domiciliari disposti lo scorso 15 marzo. Amato, assistito dall’avvocato Carmine Panarella, torna dunque in libertà dopo oltre 20 giorni. E ritorna in libertà anche l’architetto Raffaele Meo, coinvolto per lo stesso appalto al Liceo Medi.
Il dirigente scolastico Amato è coinvolto nell’inchiesta “The Queen” della Direzione distrettuale antimafia di Napoli e della Guardia di Finanza: indagine che ha portato a 69 arresti per corruzione e turbativa d’asta. Arresti ‘pesanti’ che hanno coinvolto l’ex assessore Pasquale Sommese (ancora in carcere), il nipote Antonello Sommese (ai domiciliari), tecnici, faccendieri, ma anche docenti universitari e persone estranee al mondo degli appalti. Tra loro anche il dirigente Amato, arrestato in relazione all’appalto per il riammodernamento del liceo di Cicciano. Un appalto risalente al 2014, finanziato con fondi Poc Fesr dalla regione, ultimato nel 2016 e che ha visto l’investimento di oltre 500mila euro. Secondo l’accusa Amato era consapevole del fatto che l’iter per l’affidamento dei lavori ad una ditta di Brusciano (il cui titolare Giuseppe Cristiani da quancle giorno è ai domiciliari) era “truccato” perché una commissione creata ad hoc avrebbe orientato l’esito finale della gara. Ma il preside ha sempre respinto le accuse, perché in quel procedimento era, solo per obbligo di legge, responsabile unico del procedimento. Il Riesame ha accolto le ragioni della difesa e lo ha rimesso in libertà.