SANT’ANTIMO- I carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari emessa dal gip di Napoli su richiesta della locale Dda nei confronti di Giuseppe D’Angelo, un 25enne di Sant’Antimo ritenuto responsabile di favoreggiamento personale con l’aggravante delle finalità mafiose. Avrebbe favorito la latitanza del boss 24enne Umberto Accurso, inserito tra i 100 latitanti più pericolosi in Italia e ritenuto il reggente del clan camorristico “Vanella-Grassi” attivo tra Secondigliano, Scampia e San Pietro a Patierno, procurandogli l’appartamento di Qualiano in cui il boss fu localizzato e catturato dai carabinieri l’11 maggio 2016. L’appartamento, al secondo piano di una palazzina, era stato dotato dei comfort e delle protezioni necessari ad affrontare la latitanza: televisore a schermo piatto e porta blindata, abbattuta però dai carabinieri durante l’irruzione.