CAMPOSANO- “Mi dimetto”, “Mi autosospendo”, “Mi dimetto in nome della trasparenza”. A Camposano continua la telenovela del sindaco Francesco Barbato che, stavolta attraverso un manifesto firmato dalla sua maggioranza, torna a minacciare le dimissioni dall’incarico di primo cittadino. A provocare il travaso di bile con annesso eventuale (su richiesta) annuncio di addio anticipato alla fascia che ha ottenuto nelle elezioni di giugno 2016 è stato l’appello al Consiglio di Stato promosso dall’ex sindaco Giuseppe Barbati (per presunte irregolarità nello svolgimento delle elezioni). Un atto che “costerà al Comune 9mila euro” perché l’ente dovrà costituirsi in giudizio. “Ve lo dicevamo che era un impresentabile- continua il manifesto contro l’attuale capogruppo di minoranza-e lo diventa sempre più, capace solo di fare danni”. Poi l’annuncio di possibili dimissioni: “L’onorevole Francesco Barbato è disponibile a dimettersi da sindaco per affermare la massima trasparenza, la legalità e per il bene comune. Dottor Barbati, basta chiederlo senza far pagare i cittadini sin dalla prossima seduta di consiglio comunale”. Non è la prima volta che la parola dimissioni viene associata al none di Barbato, che le ha minacciate (ma mai presentate) anche in un’altra occasione. Quando la Allianza gli ha revocato il mandato assicurativo e ne è nata anche una polemica con la minoranza, ha annunciato la volontà di autosospendersi, poi di dimettersi, per fare chiarezza.