BAIANO (Bianca Bianco -Il Mattino) – Da Baiano a Napoli in cinque ore. Ennesima settimana di disagi per i viaggiatori del Baianese che si spostano con la Circumvesuviana. Due blocchi nella circolazione sulla linea che collega a Napoli nel giro di appena ventiquattrore hanno reso difficile viaggiare con i mezzi dell’Eav, e monta la protesta dei pendolari che attraverso i vituperati mezzi della compagnia di trasporto regionale raggiungono quotidianamente scuole, università e luoghi di lavoro. Una situazione difficile, nonostante gli interventi della Regione, a causa di costanti soppressioni, tagli e disservizi. Alcuni di questi, in verità, non imputabili alla gestione della società come quanto accaduto mercoledì quando una banda di ladri ha razziato cavi di rame lungo i binari della Circum tra Baiano e Roccarainola facendo così interrompere la circolazione sulla linea per quattro ore. Viaggiatori appiedati dalle sette del mattino fino alle 11 che hanno dovuto ricorrere ai mezzi sostitutivi messi a disposizione dall’Eav per prendere un altro treno di collegamento con Napoli. Terminata la mattinata di passione, gli utenti del Baianese ignoravano che nel giro di 24 ore i disagi si sarebbero ripresentati. Ieri mattina, infatti, due viaggiatrici su un vagone del treno partito da Baiano alle ore 8.02 hanno avvertito un malore a causa della calca all’interno dei vagoni. Il treno si è dovuto fermare alla stazione di Parco Piemonte, a Pomigliano D’Arco, in attesa dell’ambulanza del 118 giunta per soccorrere le persone che si erano sentite male, e nel frattempo i treni sulla Baiano-Napoli hanno viaggiato su un binario unico. Poco dopo però lo stesso treno ha fermato nuovamente la sua corsa, stavolta nella stazione di Casalnuovo, per un guasto alle resistenze che ha fatto sprigionare del fumo all’interno dei vagoni, con comprensibile panico tra i viaggiatori. La circolazione è stata ripristinata totalmente solo intorno alle 13, ovvero cinque ore dopo la partenza del treno danneggiato, avvenuta a Baiano alle 8 del mattino. Una vera e propria odissea, l’ennesima, per i pendolari che non sono stati aiutati dai mezzi sostitutivi ma hanno dovuto attendere l’arrivo di altri convogli superaffollati per raggiungere finalmente la loro meta.
