NOLA –  Le tradizioni popolari del Carnevale, le maschere dei bambini e tanti amici con cui condividere una manifestazione ormai storica che ogni anno punta a rinnovarsi. Sabato 25 e domenica 26 febbraio la Pro Loco Nola CittĂ d’Arte anima il Carnevale nolano con la Festa di Fra Braciola e la diciannovesima edizione della Mascherina d’Argento.
Dopo la positiva risposta di pubblico dello scorso anno, sabato dalle ore 19 presso la sede della Pro Loco verrĂ riproposta la grande festa culinaria nata in collaborazione con l’istituto alberghiero “Carmine Russo” di Cicciano. I piatti tipici del Carnevale saranno preparati e serviti con la professionalitĂ e la premura che li contraddistingue dai giovani allievi dell’Istituto, diretto da Carmela Napolitano: “La scuola ha da sempre privilegiato il legame col territorio e con le sue tradizioni, soprattutto quando si trattano temi, tra l’allegro e il faceto, che hanno una forte valenza educativa oltre che argomenti atti a favorire sicuramente un arricchimento della proposta educativa e un’opportunitĂ piĂą significativa per gli alunni e di conseguenza diventano punti nodali su cui lavorare all’unisono con Associazioni come la Proloco che diviene allo stesso modo della scuola, un’agenzia educativa” ha dichiarato la preside. “La rappresentazione dell’ingordo Frate Braciola diviene per noi un’opportunitĂ per far comprendere e riscoprire le tradizioni della cittĂ , nella quale, tra l’altro vivo, e per evidenziare alcuni aspetti antropologici e folcloristici che mettono in luce la genesi delle tradizioni dell’agro nolano, in chiave di promozione del patrimonio culturale.Immagino che i segni della positivitĂ di questa collaborazione siano percepibili da parte di tutti e auspico che possano incoraggiare la prosecuzione del nostro impegno comune”. Lasagne, braciole, migliaccio, chiacchiere e sanguinaccio è il menĂą della serata, completato dall’allegria della maschera tradizionale nolana, Frate Braciola, impersonato da Giovanni Onorato della Compagnia Teatrale Nolana Pipariello, altra protagonista del Carnevale 2017 a Nola.
Domenica 26 febbraio, invece, si comincerĂ di buon mattino a festeggiare con la Mascherina d’Argento, la sfilata in maschera dei bimbi della cittĂ dalle ore 9.30 in Piazza Duomo. Cerimonieri di questo piccolo grande evento, attesissimo da mamme e bambini, l’attrice Maura Tronci e il duo di Canta Nola Show Lello De Lucia e Giorgio Napolitano. La manifestazione quest’anno promuove e si affianca alla ComunitĂ di Sant’Egidio nolana, che opera numerosi interventi di solidarietĂ : “L’Associazione di volontariato Preghiera Poveri e Pace insieme alla comunitĂ di Sant’Egidio di Nola sarĂ presente dalle 9 alle 13.30 in piazza con uno stand informativo” spiega Francesco Cassese, volontario “racconteremo delle attivitĂ svolte, soprattutto riguardanti gli amici senza fissa dimora, ci sarĂ una pesca di beneficenza e uno spazio dedicato ai bambini grazie alla collaborazione della FollyAnimation. Tutta la città è invitata a raggiungerci”.
Passato Martedì Grasso, ultima delle tradizioni da rispolverare sarà l’esposizione della Quaravesima, la vecchia e mesta vedova del Carnevale che lo scorso anno ha fatto sì che la Pro Loco, e con essa la città di Nola, partecipasse a un convegno di studi nazionali itinerante promosso dalla Compagnia di Tradizioni Teatine, i cui atti sono in pubblicazione. In attesa di prendere parte al ciclo di approfondimenti, previsto per il 2017 il 25 e 26 marzo ad Amaroni (Catanzaro), la Pro Loco tiene alto il dibattito in zona, di intesa con la Pro Loco Cimitile. Mercoledì 1 marzo alle ore 18 appenderemo insieme in corso Tommaso Vitale 9 l’antico simbolo dell’astinenza quaresimale.
“Nell’anno del quarantesimo anniversario della sua nascita, la Pro Loco Nola CittĂ d’Arte punta a confermarsi custode delle tradizionali popolari locali” dichiara il presidente, Carmelo Martinez “facendolo con il nostro stile: con serietĂ e, allo stesso tempo, con simpatia ed aprendoci a tutti, cittadini, studiosi e partner di ogni tipo. In ogni manifestazione ci piace lasciarci affiancare da chiama, vive e opera sul territorio”.