NAPOLI- Francesco Ceci, 30enne considerato dagli inquirenti contiguo al clan Pesce- Marfella, operante nella zona di Pianura, è stato arrestato dalla polizia per detenzione illegale di armi da fuoco. Più in particolare, nell’ambito dei predisposti servizi finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati in materia di armi la Squadra Mobile di Napoli ha eseguito una perquisizione presso l’abitazione di Ceci a Pianura.
Nel corso della perquisizione, all’interno di un vano ricavato in un doppiofondo di una parete della cucina, è stata rinvenuta una pistola modello Beretta calibro 7,65 con relativo munizionamento, risultata rubata nel 2013. Sono in corso accertamenti per verificare se predetta arma è stata utilizzata nei recenti raid e agguati che si sono verificati nel quartiere di Pianura dove si registrano fibrillazioni tra il clan Pesce-Marfella e il clan Mele da tempo in contrasto per il controllo del territorio e dei traffici illeciti nella zona. Rinvenuta e sequestrata anche la somma di 1000 euro. La vicinanza di Ceci al clan camorristico Pesce-Marfella è testimoniata dal tatuaggio con la dicitura “Pasquale Bianchino”, pseudonimo del capo clan Pesce Pasquale, attualmente detenuto, che ha impresso sul petto.