domenica, Novembre 24, 2024
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Eruzione Vesuvio: definite strade di evacuazione e aree di incontro

NOLA- In giorni in cui l’Italia fa i conti con l’emergenza terremoto e neve in Centro Italia, la Regione Campania mette il ‘sigillo’ sul piano di evacuazione in caso di eruzione del Vesuvio. La giunta regionale con delibera numero 8 del 17 gennaio ha approvato il nuovo piano, quello che prevede punti di raccolta e strade di evacuazione  delle popolazioni dei venticinque Comuni coinvolti, tra i quali c’è Nola, per un totale di  672517 persone e 375.442 auto immatricolate che viaggeranno verso la sicurezza e la salvezza.

GEMELLAGGI-  Il primo aspetto confermato sono i gemellaggi con altre Regioni che dovrebbero accogliere le persone evacuate dopo una eventuale eruzione del vulcano. Gli abitanti di Nola, in caso di catastrofe, dovranno essere ospitati dalla regione Valle d’Aosta. Gli abitanti di Palma Campania invece in Friuli Venezia Giulia. Ecco tutti i gemellaggi: lo schema prevede che la popolazione di Portici sia assistita in Piemonte; di Nola in Valle D’Aosta; di Cercola in Liguria; di Torre del Greco e Somma Vesuviana in Lombardia; di Pollena Trocchia in Trentino Alto Adige; di San Giuseppe Vesuviano, Sant’Anastasia (compreso l’enclave di Pomigliano D’Arco) in Veneto; di Palma Campania in Friuli Venezia-Giulia; di Ercolano in Emilia Romagna; di San Giorgio a Cremano in Toscana; di San Gennaro Vesuviano in Umbria; di Poggiomarino nelle Marche; di Ottaviano e le circoscrizioni di Napoli nel Lazio; di Terzigno in Abruzzo; di Massa di Somma in Molise; di Torre Annunziata e San Sebastiano al Vesuvio in Puglia; di Boscotrecase in Basilicata; di Boscoreale in Calabria;di Scafati e Trecase in Sicilia; Pompei in Sardegna.

PUNTI DI INCONTRO-Definiti inoltre i punti di incontro. Le aree di incontro delle popolazioni evacuate sono 9. In particolare: la stazione di Caserta Centrale (per i cittadini di Ottaviano, Somma Vesuviana, Pollena Trocchia, Massa di Somma); il parcheggio del Centro Servizi “Vulcano Buono” (per gli abitanti di Poggiomarino, Terzigno, San Gennaro Vesuviano e San Sebastiano al Vesuvio); il porto di Salerno (per gli abitanti di Pompei e Scafati); la stazione di Nocera Inferiore (per gli abitanti di Torre Annunziata, Boscotrecase, Boscoreale);il Molo Beverello per Portici e Cercola; la stazione di Napoli Centrale per San Giorgio a Cremano, Ercolano e Torre del Greco; la stazione Campi Flegrei per i napoletani; il Porto di Castellammare di Stabia per gli abitanti di Trecase; il piazzale delle Officine Alstom a Nola per gli abitanti di Nola, San Giuseppe Vesuviano, Palma Campania, Sant’Anastasia e Pomigliano.

STRADE- Le autostrade su cui si distribuiranno i flussi veicolari di esodo sono la A1, la A16, la A3 e la A56 tangenziale per Napoli. Per l’accesso alle tre direttrici autostradali di allontanamento vengono impiegate anche altre arterie autostradali, interne oppure prossime alla Zona Rossa, e precisamente A30 Caserta-Salerno,  A3 Napoli-Pompei-Salerno,Raccordo Salerno-Avellino. Per tutte le infrastrutture autostradali elencate, è stata verificata dall’ACaM la sostenibilità del volume di traffico generato durante l’esodo; per garantire tale sostenibilità, sono state attentamente studiate le ipotesi di abbinamento Comune/direttrice autostradale e di abbinamento Comune/punto di accesso alla rete autostradale. Oltre alle infrastrutture autostradali all’interno od in prossimità della zona rossa vengono impegnati dai flussi di esodo la Statale del Vesuvio 268, il raccordo della 268, l’ex statale 162 dir Centro direzionale, la strada provinciale Circumvallazione di Napolim la statale 7bis Asse di Supporto, la Statale 7IV Domitiana.

 

 

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