CAMPOSANO- “Un mandato sempre più complicato e difficile da eseguire”. E’ in questo breve passaggio del documento di due pagine con cui Tina Spampanato si è dimessa che si trova la risposta alle domande sulla sua decisione. Ragioni che vanno rintracciate in un sofferto e mai sbocciato rapporto con i compagni di viaggio, gli altri assessori e lo stesso sindaco. L’ormai ex vicesindaco di Camposano, la prof “talebana” e mamma di Clementino, ha detto addio alla maggioranza di Franco Barbato con una lettera protocollata lo scorso 18 gennaio nella quale spiega le ragioni delle sue dimissioni, almeno quelle ufficiali, e chiude la sua esperienza nell’amministrazione camposanese. Una esperienza iniziata sotto i migliori auspici. Tina Spampanato si è affacciata alla politica locale con un exploit: 341 preferenze, la più votata in assoluto e con i riflettori dei media puntati addosso perché è ormai per tutti anche e soprattutto la mamma del rapper Clementino. L’avventura al fianco di Barbato è durata però poco: sei mesi. Sei mesi tribolati, tra entrate ed uscite di scena dei suoi colleghi, culminata con un brevissimo periodo da supplente del sindaco quando Barbato si è autosospeso e conclusa con l’addio. Un addio in chiaroscuro. “Sopravvenuti impegni lavorativi e familiari- scrive Spampanato-mi impediscono di alimentare l’entusiasmo che mi ha portato ad accettare il delicato compito conferitomi”. “Ho provato- continua- a creare rapporti collaborativi con i colleghi assessori, mi sono messa a totale disposizione della comunità.Ma per fare bene tutto ciò si impone un impegno quasi totale che non sono in grado di sostenere”. A Barbato Tina Spampanato rivolge parole dal sapore amaro: “Anche con lei ho cercato disperatamente di creare un rapporto collaborativi e di condivisione per la gestione della macchina amministrativa ma evidentemente non ci sono riuscita anche se devo manifestarle il mio disappunto per non avere trovato quell’aiuto che mi sarei dovuta attendere vista la sua fiducia nella mia persona che avrebbe dovuto portare a quella collaborazione tesa ad agevolare il mio mandato che invece è diventato sempre più complicato e difficile da eseguire”.