venerdì, Novembre 22, 2024
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Truffa allo Stato, 12 arresti in Campania: marche e bolli contraffatti

NAPOLI–  Sono stati eseguiti, a seguito di indagini della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, 12 provvedimenti cautelari in emessi dal giudice per le indagini preliminari nei confronti di altrettanti membri di un’organizzazione criminale responsabile di falsificazione, introduzione sul territorio dello Stato, detenzione e messa in circolazione di valori bollati falsi. Contestualmente sono state eseguite numerosissime perquisizioni a carico anche di altri indagati. In particolare, sono state effettuate perquisizioni nei confronti di agenzie di pratiche auto e tabaccherie tra Napoli e provincia. L’indagine, convenzionalmente denominata “Falco”, segue altre due importanti operazioni,  la prima (11Marche Legali”) del novembre 2014 e la seconda (11Cicero”) del luglio 2015. Nell’ambito della prima, a Napoli, venne arrestato un falsario responsabile dello stesso reato, giudicato con pena definitiva, e vennero interdetti dalla professione nove avvocati del Foro di Napoli, che utilizzavano le marche contraffatte. La conclusione della seconda ha permesso, invece, di neutralizzare un’intera organizzazione criminale operante nella produzione di falsi valori bollati, la cui vendita avveniva prioritariamente presso uffici giudiziari e pubblici, nonché di scoprire e far cessare 1’attività di un laboratorio clandestino per la produzione di falsi valori di bollo. Lo sviluppo delle complesse indagini, delegate al Comando Carabinieri Antifalsificazione Monetaria, ha consentito di ricostruire un nuovo canale di diffusione delle marche contraffatte, depositate sia presso il TAR di Napoli sia presso il Pubblico Registro Automobilistico e la Motorizzazione di Napoli e Caserta, con un elevato danno erariale in corso di quantificazione. Tra i vari componenti dell’organizzazione, che operava sul territorio delle province di Napoli, Caserta, Avellino e Benevento, figurano anche un consigliere del comune di Afragola ed un maresciallo dell’Aeronautica Militare, che avevano un ruolo determinante nel fornire, l’uno, i dati necessari alla produzione dei valori bollati contraffatti, e nell’assicurare, l’altro, lo smercio delle stesse presso varie agenzie automobilistiche.

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