QUADRELLE (Bianca Bianco- Il Mattino)- Festa del Maio sempre più sicura. L’orientamento  delle amministrazioni comunali del Baianese è di garantire il rispetto di una tradizione che resta amata e popolare soprattutto tra i più giovani, ma nel rispetto della tranquillità dei cittadini. Dopo l’ordinanza del sindaco di Baiano che ha vietato alcol e botti per il Maio di Santo Stefano lo scorso 25 dicembre, arriva quella firmata da Nicola Masi, primo cittadino di Quadrelle, comunità in cui la liturgia dell’albero si svolgerà il diciassette gennaio in onore di Sant’Antonio Abate. Rispetto al collega baianese, che concede l’utilizzo delle carabine artigianali previa concessione di una licenza, la fascia tricolore di Quadrelle ha imposto l’assoluto divieto di spari a salve. “Durante la manifestazione- si legge nell’avviso diramato ieri mattina dall’ente di via Municipio-  non dovrà essere consentito l’utilizzo di armi da sparo anche a salve ovvero di ordigni di ogni genere, avancariche od armi da replica, fatta eccezione per i fuochi d’artificio la cui accensione è subordinata al rilascio di apposita autorizzazione comunale”. Spazio dunque ai petardi meno rumorosi e pericolosi e stop all’utilizzo di bombe carta e fuochi rischiosi che nel recente passato hanno funestato queste peculiari celebrazioni, uguali in tutti i paesi del Mandamento e consistenti nel taglio di uno o più alberi poi trascinati fino in paese e donati al patrono. E anche per quanto riguarda il taglio dei fusti, Masi ha deciso di fissare dei paletti invalicabili nel nome della difesa dei boschi. In occasione della festa quindi, in base alla delibera di giunta approvata ieri mattina, l’amministrazione comunale ha concesso il taglio di cinque alberi di alto fusto del patrimonio boschivo comunale da effettuarsi sono a Vallefredda. Gli alberi verranno poi assegnati alle persone che ne faranno richiesta entro il nove gennaio,ma l’assegnazione dovrà essere autorizzata anche dai carabinieri. Solo dopo il placet dell’Arma si potrà essere considerati assegnatari e trasportare gli alberi per la manifestazione che si conclude con la rituale accensione dei falò. Unica deroga a questa puntuale direttiva sul numero di fusti, è data dalla possibilità di ottenere un albero in dono da privati, ma seguendo lo stesso iter per le autorizzazioni e per il successivo taglio e trasporto della pianta che dovranno avvenire solo con mezzi consentiti dall’ente quadrellese. Tutto in ragione della necessità di rispettare la natura incontaminata delle montagne del Baianese.