Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e i ministri hanno giurato nelle mani del Capo dello Stato Sergio Mattarella pronunciando la formula di rito nel salone delle feste. L’esecutivo è ora nella pienezza dei poteri.
Cinque giorni dopo le dimissioni di Matteo Renzi,nasce così il governo Gentiloni. Gentiloni ha sciolto la riserva in un colloquio di un’ora con il capo dello Stato Sergio Mattarella e ha presentato la lista dei ministri. Sono 18, di cui 5 senza portafoglio. Maria Elena Boschi sarĂ sottosegretario alla presidenza del Consiglio.
“Ho fatto del mio meglio per formare un nuovo governo nel piĂą breve tempo possibile, per aderire innanzi tutto all’invito del Presidente della Repubblica e credo anche nell’interesse della stabilitĂ delle nostre istituzioni, alla quale guardano le italiane e gli italiani” ha detto Gentiloni, dopo aver presentato la lista dei ministri del suo governo.
“Il governo, come si vede anche dalla sua struttura, proseguirĂ nell’azione di innovazione svolta fin qui dal governo guidato dal presidente Renzi – ha spiegato – e nel contempo si adopererĂ per facilitare il lavoro tra le diverse forze parlamentari volto ad individuare le nuove regole per le leggi elettorali“.
“Il Paese – ha aggiunto il premier – si è rimesso in moto in questi ultimi anni, ma non possiamo certo ignorare le varie forme di disagio, specie nelle fasce piĂą deboli del ceto medio e specie nel Mezzogiorno, dove il lavoro è un’emergenza piĂą drammatica che altrove e sarĂ una vera prioritĂ del nostro impegno nei prossimi mesi”.
“Non mi nascondo certo le difficoltĂ politiche che derivano dall’esito del referendum e dalla successiva crisi politica” ha detto ancora Gentiloni. “DifficoltĂ – ha aggiunto – alle quali dobbiamo far fronte. E’ questo l’impegno di chi cerca di servire il Paese facendo politica. Il governo quindi si metterĂ al lavoro immediatamente, con tutte le sue forze, concentrato sui problemi da risolvere per il Paese e con l’ottimismo che ci deriva dalla grande forza del popolo italiano”.
“La fiducia che chiederemo domani e dopodomani alle Camere – ha annunciato il presidente del Consiglio – consentirĂ al governo di rappresentare l’Italia a pieno titolo giĂ nel Consiglio europeo di giovedì prossimo. L’Italia, Paese fondatore e protagonista dell’Unione europea, si batte per politiche migratorie comuni e per politiche economiche finalmente orientate alla crescita. E questo sarĂ un mio impegno personale molto forte nei prossimi mesi”.
Gentiloni, dopo aver lasciato il Quirinale, si è recato a palazzo Madama dove ha incontrato il presidente Pietro Grasso. Il premier ha comunicato l’esito delle consultazioni. L’aula di palazzo Madama è convocata per domani alle 9.30. Alle 11, invece, Gentiloni sarĂ alla Camera. (ansa)
Ecco tutti i ministri:
Ministri senza portafoglio
Anna Finocchiaro ai Rapporti col Parlamento (subentra alla Boschi)
Marianna Madia confermata alla Semplificazione e Pa
Enrico Costa resta ministro agli Affari Regionali
De Vincenti alla Coesione territoriale e Mezzogiorno
Luca Lotti allo Sport (con delega all’Editoria e al Cipe)
Ministri con portafoglioÂ
Angelino Alfano prende il posto di Gentiloni al ministero degli Esteri
All’Economia confermato Pier Carlo Padoan
Agli Interni Marco Minniti subentra ad Angelino Alfano
Andrea Orlando resta ministro alla Giustizia
Alla Difesa confermata Roberta Pinotti
Claudio Calenda resta ministro allo Sviluppo economico
Maurizio Martina confermato alle Politiche agricole
All’Ambiente confermato Gianluca Galletti
Graziano Delrio resta ministro alle Infrastrutture
Al Lavoro confermato Giuliano Poletti
All’Istruzione Valeria Fedeli (fuori Stefania Giannini)
Alla Cultura confermato Dario Franceschini
Alla Salute confermata Beatrice Lorenzin