NAPOLI – Avrebbero prospettato a diverse persone che potevano influire, mediante il pagamento di una somma di denaro, su alcuni pubblici ufficiali per aver la garanzia del superamento di concorsi pubblici nelle forze dell’ordine, ed in particolar modo nel Corpo della polizia penitenziaria. Nei guai sono finiti sei persone (di cui 4 con il beneficio degli arresti domiciliari e 2 obblighi di firma) indagate per i reati di associazione per delinquere finalizzata alla truffa ed al millantato credito. Il sodalizio, composto da 3 agenti della Polizia Penitenziaria, da un ufficiale superiore dell’Esercito in servizio al Comando Logistico Sud di Napoli, nonchĂ© dalla moglie e dal fratello di quest’ultimo, prospettava falsamente a privati cittadini la possibilitĂ di influire su pubblici ufficiali o pubblici impiegati per il superamento di concorsi indetti dalla Polizia Penitenziaria (concorsi per agente per gli anni 2012, 2013 e 2015), dalla Polizia di Stato (concorso per agenti per l’anno 2013) e della Guardia di Finanza (concorso per ispettore per l’anno 2014). L’attivitĂ investigativa, nel suo complesso, ha consentito di ricostruire 20 episodi illeciti (riferiti a 3 aspiranti per la Polizia di Stato – 2 per la Guardia di Finanza e 15 per la Polizia Penitenziaria), per cui l’associazione ha ottenuto complessivamente l’indebita dazione di 282.000 euro dal 2012 al 2015.