AFRAGOLA- Un imprenditore di Afragola, incensurato, è stato arrestato questa mattina dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna con l’accusa di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. Antonio Castaldo, 55enne di Afragola, è stato raggiunto questa mattina dalla misura di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Napoli. Secondo il giudice, l’arrestato era “in possesso della totalità delle quote di un esercizio commerciale grazie alla spendita del nome ed all’intervento diretto di elementi di vertice del clan Moccia”. Avrebbe dunque approfittato del timore nei confronti dello storico clan afragolese, per “impossessarsi” di un negozio. Questo sarebbe avvenuto tra il 20013 ed il 2014. Stando a quanto emerso, la vittima dell’estorsione sarebbe stata avvicinata da Salvatore Scafuto, in passato appartenente al clan Moccia e oggi collaboratore di giustizia, che avrebbe chiesto con insistenza la “formale cessione” a Castaldo della totale proprietà dell’attività:un negozio di dolciumi. La vittima fu pure convocata da Anna Mazza, vedova di Gennaro Moccia che poi avrebbe desistito dalla sua condotta essendo stata informata della denuncia ai carabinieri che la negoziante aveva deciso di sporgere. Castaldo si trova ora ai domiciliari.