SAN PAOLO BEL SITO- Minacce ed accuse infamanti. Il parroco di San Paolo Bel Sito, don Fernando Russo, bersaglio di un anonimo “corvo” che lo scorso 4 novembre gli ha spedito una lettera carica di riferimenti minacciosi ed ingiurie. “Munnezz e prevet spuorc bugiard cess e ricuttar”: così inizia la missiva che il sacerdote ha voluto rendere nota a tutti i compaesani facendo stampare dei manifestini poi affissi in paese. Ma la lettera è stata anche depositata, con una denuncia contro ignoti,presso la caserma dei carabinieri. Le minacce contenute nel testo, scritto tutto in dialetto, sono forti: “Sempre ti mozzeranno la testa, stati attento quando ti ritiri a casa- scrive l’anonimo -Mozzo la testa a te ed a quelli con cui ti vai ubriacando”. Un testo breve e sgrammaticato ma che contiene parole e riferimenti diffamanti. Non è la prima volta che don Fernando, giovane e dinamico parroco della chiesa di San Paolo Eremita, finisce sulle cronache. A giugno il prete abbandonò la processione della statua della Madonna a Livardi, piccola frazione del paese, perché i fedeli avevano deciso di fermare la statua presso la casa di persone note alle forze dell’ordine. Un gesto compiuto in sordino ma su cui volle richiamare l’attenzione Monsignor Beniamino Depalma, allora ancora vescovo di Nola. Su quei fatti indagò anche l’Antimafia, e non si esclude che anche sul farneticante volantino spedito a don Fernando si finisca per indagare pure nell’ambito della malavita locale.