CICCIANO- Terremoto in maggioranza. Il sindaco Raffaele Arvonio ha revocato i due assessori Aniello Pizza ed Antonio Ardolino, ed ha accettato le dimissioni del consigliere Nicola Dell’Anno da delegato al bilancio. Contestualmente rientrano in giunta Antonio Casoria e Giovanni Corrado, rispettivamente assessore alla “Pianificazione Urbanistica, Edilizia Residenziale, Cimitero, Suap e Commercio” il primo e assessore alla “Polizia Municipale, Sport, Ecologia, Ambiente” il
secondo. Una decisione che di fatto rende palese la crisi politica sinora sottotraccia nella squadra di governo e che potrebbe portare, nelle prossime ore, a clamorosi sviluppi.
LA ROTTURA– A far spaccare l’amministrazione ciccianese sarebbero stati i contrasti interni che avrebbero portato i tre sfiduciati a chiedere con una missiva al sindaco un chiarimento e una verifica politica all’interno della maggioranza soprattutto per la presunta esistenza di diverse fazioni nell’amministrazione Arvonio, un contro l’altro armate. Una situazione negata dal primo cittadino nella lettera inviata ai consiglieri con cui comunica la revoca dei due assessori e le dimissioni di Dell’Anno da delegato al bilancio. “Tali affermazioni- scrive il sindaco- non trovano fondamento, se non nel loro stesso atteggiamento di creare un gruppo interno alla maggioranza avvalorato e confermato dalla sottoscrizione della lettera appena citata. Penso che in un gruppo di maggioranza le diversità di vedute sono sempre un fattore positivo e di crescita, sono alla base di una politica democratica e progressista, ma quando dietro alle diversità di vedute s’intravedono modi obsoleti di fare politica volti a rallentare, se non a bloccare, l’azione amministrativa, allora occorre un’attenta riflessione”.
L’AVENTINO– Cosa sarebbe accaduto tra Arvonio e i tre componenti sfiduciati? Pizza, Ardolino e Dell’Anno- stando alla ricostruzione del sindaco- sarebbero saliti sull’Aventino. In particolare , non si sono presentati nel consiglio comunale del 22 settembre, andato deserto, non hanno approvato venti delibere su cento, Dell’Anno si è dimesso da delegato al Bilancio già a settembr dopo avere annunciato piùvolte l’intenzione di lasciare l’incarico. “Tutti questi atti e atteggiamenti sono sintomatici di un’insofferenza e di un malessere politico che viene da lontano e che solo ultimamente trova sfogo palese”. Comportamenti che per Arvonio hanno contribuito a rendere l’aria pesante in maggioranza, nonostante i suoi tentativi di ricucire gli strappi creatisi. Tentativi inutili, e nella lettera lo stesso Arvonio sbotta: “Trovo demotivante continuare ad amministrare dovendo tenere conto dei mal di pancia politici a cui la vecchia politica ci aveva abituati”.
LA SCELTA– Dinanzi alla continua erosione degli equilibri interni, Arvonio ha dunque optato per la linea dura. “Andare avanti così – scrive- significherebbe vivere alla giornata, con giunte, gruppi di maggioranza e consigli comunali deserti o resi validi a secondo dell’argomento del giorno e dell’opportunismo politico che tutti abbiamo sempre tacciato da quest’Amministrazione. Di certo sarà una decisione non condivisa, ma a mio avviso è l’unica decisione possibile nella prospettiva di un effettivo e concreto rilancio dell’azione politico-amministrativa”.
IL PROSSIMO FUTURO– Cosa accade dopo questa decisione che Raffaele Arvonio definisce “drastica e risolutiva”? E’ lo stesso sindaco a paventare scenari non rosei per l’amministrazione comunale dell’ex città della pasta: . “Sono consapevole che tale decisione avrà forti ripercussioni- dichiara il sindaco al giornalelocale.it- ma le affrontiamo con la serenità di chi vive la politica come servizio alla popolazione e non come lavoro. In questi anni abbiamo raggiunti tanti obiettivi del nostro programma elettorale. Abbiamo fatto oltre ogni più rosea aspettativa e in quest’ultimo anno di amministrazione non possiamo permetterci di rallentare l’azione amministrativa per beghe o gelosie personali. Cicciano merita un’amministrazione del fare. Se qualcuno ha qualche problema è giusto che lo manifesti e che si assuma la propria responsabilità”.