NAPOLI- Questa mattina è stata data esecuzione ad ordinanza cautelare personale e reale emessa dal Gip su richiesta della DDA della Procura di Napoli a carico di esponenti del clan Mallardo, a seguito di indagini svolte dal gICO della Guardia di Finanza, dalla DIA di Napoli, dalla Squadra Mobile della Questura di Napoli, dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Castello di Cisterna. L’ordinanza cautelare riguarda il gruppo del clan Mallardo facente capo a Francesco Mallardo, storico capo del clan, attivo sia in Giugliano sia nella zona del Vasto della città di Napoli.
L’ordinanza cautelare rappresenta la più recente conferma della attuale operatività della storica “Alleanza di Secondigliano”, raccordo che trova origine nei vincoli parentali stretti tra diverse famiglie camorristiche in quanto le tre sorelle Aieta (Anna, Rita e Maria) hanno sposato rispettivamente Francesco Mallardo, capo del clan Mallardo, Eduardo Contini, capo del clan Contini, e Patrizio Sosti, capo del clan Sosti. Le investigazioni hanno quindi consentito di accertare che tale relazione familiare si traduce, a tutt’oggi, in una vera e propria alleanza criminale.
Francesco Mallardo è il leader della alleanza, che compartecipa in società di varia tipologia ed ha un ruolo di preminenza nei diversi mercati ed in settori come riciclaggio, esercizio abusivo del credito, violenza privata, illecita concorrenza svolta mediante violenza e minaccia, intestazione fittizia di beni).
Le ordinanze sono state notificate ad Anna Aieta, moglie di Mallardo, Salvatore Lucente, loro genero, che oltre ad essere ed i principali interlocutori del capoclan ed esecutori delle sue disposizioni, rilevanti per la prosecuzione della vita del clan ad esempio, alla divisione ed alla consegna degli stipendi agli affiliati, a provvedimenti da assumere nei confronti dei consociati), hanno mostrato di possedere una propria autonoma sfera decisionale ed una forte capacità organizzativa in relazione ai diversi settori di interesse del sodalizio: Aieta in quello dell’esercizio abusivo del credito e Lucente nel controllo delle distribuzione del pane, nella gestione di supermercati e di rivendite di fuochi pirotecnici e di caseifici. Settori utili soprattutto al riciclaggio del denaro sporco. Tra i raggiunti dal provvedimento anche Ciro De Fortis Nadi in quanto rpesunto prestanome di Lucente. L’uomo è un imprenditore nel settore del pane ed ha preso Lucente come socio in diverse società. In questo modo, per il clan Mallardo, è stato possibile ripulire, nel corso di diverse annualità, grosse somme di danaro e violare sistematicamente le leggi del mercato ai danni di quegli imprenditori puliti che, non potendo contare sulle iniezioni di liquidità come i De Fortis, sono stati via via svantaggiati nella competizione concorrenziale. Ordinanza Cautelare anche per Esposito Gaetano, accusato di riciclaggio aggravato. Contestualmente all’esecuzione delle misure cautelari personali, sono stati sottoposti a sequestro preventivo i seguenti beni: 22 immobili, 2 terreni, 3 auto, 2 moto, una barca, 8 socità, 74 conti correnti e contratti di credito. In tutto beni per 12 milioni di euro.