NOLA – E’ stata la corporazione del Giglio del Calzolaio, domenica scorsa, ad inaugurare il rituale della bandiera che si svilupperà nelle prossime settimane segnando il passaggio di testimone tra i vecchi e i nuovi maestri di festa nella tipica ciclicità della kermesse, oggi patrimonio dell’Unesco. Elemento innovativo della manifestazione che rappresenta il “primo passo” del tradizionale percorso della Festa, per quest’anno, è stato l’utilizzo dei soli strumenti a fiato durante la sfilata tra le strade cittadine in conformità del nuovo regolamento che per il rito della Bandiera ha l’obiettivo di recuperare, anche attraverso il contenimento del’inquinamento acustico e sonorità più sobrie, l’originale clima di maggiore intimità religiosa. Un esperimento perfettamente riuscito, visto il generale apprezzamento da parte della città ed in particolare degli appassionati della Festa. Soddisfatto il presidente della Fondazione Festa dei Gigli, Soprano, che insieme all’intero consiglio di amministrazione dell’ente ha intrapreso, sin da luglio, un percorso di condivisione e rispetto delle regole con i maestri di Festa 2017 volto a migliorare i vari aspetti della kermesse. “Grazie ai maestri di festa e alle fanfare – dichiara Raffaele Soprano – per aver contribuito ad offrire alla città una musica più orecchiabile attraverso l’utilizzo dei soli strumenti a fiato, contenendo in questo modo l’inquinamento acustico provocato da un’amplificazione troppo spesso ben oltre i limiti del consentito che mal si coniuga con la processione della Bandiera. Tutti gli intervenuti – conclude Soprano – hanno potuto godere della musica senza essere assordati durante la sfilata”