SANT’ANTONIO ABATE- Continuano, con successo, gli interventi operativi a salvaguardia della tutela ambientale, coordinati dal Reparto Operativo Aeronavale di Napoli, specializzato nel particolare settore, e finalizzati al contrasto degli illeciti nella specifica materia.
I finanzieri del reparto, infatti, insieme ai colleghi della Compagnia di Castellammare di Stabia, assistiti da personale tecnico dell’Arpac di Napoli, hanno sequestrato tre aree, nel comune di Sant’Antonio Abate, dove si stavano consumando diversi reati contro l’ambiente.
A seguito di una ricognizione aerea effettuata da un velivolo della Sezione Aerea di Napoli, i militari accedevano ad una prima area che, sulla base dei rilievi aerofotografici, sembrava avere particolare interesse operativo; tale ipotesi veniva confermata dai successivi controlli effettuati, che evidenziavano una molteplicità di irregolarità; i finanzieri procedevano quindi ad un controllo delle aree circostanti, accertando ulteriori reati.
L’operazione si è conclusa con il sequestro delle aree, di tredici mezzi e di circa 13.000 metri cubi di rifiuti speciali provenienti dall’attività di costruzione e demolizione edile, frammisti a fanghi industriali prodotti dalle aziende agro-alimentari specializzate nella lavorazione dei pomodori e depositati sul nudo terreno, senza alcun accorgimento teso ad evitare la contaminazione del suolo e del sottosuolo; altresì, venivano denunciate a piede libero quattro persone per gestione abusiva di rifiuti speciali ed individuati tre lavoratori completamente a nero. Durante le operazioni sono stati anche acquisiti elementi documentali che saranno oggetto di approfondita analisi, per l’individuazione dei connessi illeciti di natura fiscale.
Questi irresponsabili comportamenti sono attualmente oggetto di particolare interesse per l’opinione pubblica, in quanto molteplici studi in materia hanno evidenziato quanto negativamente possano influire, nel tempo, sulla salute dei cittadini e come possano definitivamente deturpare l’habitat naturale; da sottolineare, ancora, che tali illeciti recano anche danno all’economia, in quanto alterano la concorrenza di mercato e mettono in difficoltà le aziende che operano secondo le regole.