AVELLA (Bianca Bianco- Il Mattino)- “Avella ha il suo luogo del cuore, le grotte di San Michele. E il Fai lavorerà per farlo riaprire e sottrarlo al degrado”. E’ una promessa importante quella che l’architetto Raffaele Troncone, capo delegazione del Fondo italiano per l’Ambiente, fa ad Avella ed al Baianese. In occasione della presentazione della “Fai Marathon” che andrà in scena domenica 16 ottobre con l’apertura dei siti archeologici della cittadina della Bassa Irpinia, Troncone ha anticipato a “Il Mattino” l’intenzione del Fai di “puntare i riflettori” su uno dei siti più importanti d’Irpinia, la chiesa rupestre, luogo di preghiera ed eremitaggio fino al diciannovesimo secolo, poi divenuta anche meta di turismo religioso ma chiusa dal maggio del 1996 per i crolli subiti dalle sue pareti rocciose. Le stesse che conservano un prezioso ed antico ciclo di affreschi. “Vogliamo far conoscere questo sito speciale e farlo riaprire con il supporto di sponsor e il sostegno delle istituzioni per ridare agli irpini un luogo del cuore di inestimabile valore”:la promessa del capo delegazione corona il decennale connubio tra il Fondo italiano per l’ambiente ed Avella.Un connubio sancito dalla costante scelta dei siti avellani per le iniziative del Fondo. Tra queste la “Fai Marathon” di domenica, una manifestazione che quest’anno coinvolge soprattutto i giovani, veri protagonisti dell’apertura di monumenti e scavi. Ad Avella saranno visitabili nove luoghi: il complesso archeologico dell’anfiteatro, la necropoli, il castello longobardo, il chiostro degli osservanti nel convento dei frati minori, la chiesa di San Giovanni e quella di San Pietro, il palazzo ducale. Le guide impegnate sono ventiquattro giovani del comprensorio supportati da tre tutor messi a disposizione dalla Fondazione “Avella Città d’Arte” e dagli scout dell’Agesci di Avella,coordinati da Pasquale Loiola. Giovani ciceroni che avranno il compito di accogliere i visitatori e diventare custodi delle bellezze e della conoscenza a loro legata. “Un passaggio di testimone nel nome della cultura e delle radici-spiega Troncone-. I giovani del Baianese devono riappropriarsi della loro terra, diventarne custodi e tramandarne l’antica cultura”. Un messaggio importante che Carmen Loiola, consigliere delegato ai Beni culturali e punto fermo del Fai d’Irpinia, raccoglie e rilancia: “I beni culturali devono emozionare ed attrarre. Abbiamo una enorme responsabilità,quella di valorizzare e far conoscere i distretti interni della Campania, un impegno perseguito anche grazie al Fai e che anche quest’anno ci vede in prima linea”. Dalle 9,30 alle 17,30 i siti avellani saranno visitabili ed esplorabili dai turisti che si attendono numerosi e che stavolta, oltre la nota rotta archeologica di anfiteatro, tombe romane e castello, potranno anche conoscere le chiese del paese, alcune di antichissima storia, per la cui apertura è stata importante la collaborazione del parroco don Giuseppe Parisi.
Avella protagonista della Fai Marathon: fari puntati sulle bellezze del paese
