NOLA- Giunte in rosa: interviene la consigliera per le pari opportunità della Regione Campania Domenica Lomazzo che chiede ai Comuni inadempienti, tra cui Nola, di sanare il gap. “A seguito di numerose segnalazioni fatte pervenire a questo Ufficio da parte di cittadini che lamentano la mancata attuazione della normativa vigente in materia di equa rappresentanza di genere nelle Giunte comunali dei loro territori la Lomazzo “al fine di evitare inutili e dispendiosi contenziosi, sollecita i sindaci del territorio campano,inadempienti, a volersi adeguare alla normativa vigente in materia”.
“ Gli statuti comunali e provinciali stabiliscono norme per assicurare condizioni di pari opportunita’ tra uomo e donna ai sensi della legge 10 aprile 1991, n. 125, e per garantire la presenza di entrambi i sessi nelle giunte e negli organi collegiali non elettivi del comune e della provincia, nonche’ degli enti, aziende ed istituzioni da essi dipendenti-afferma- L‘ articolo 46, comma 2, del medesimo decreto legislativo recita:“ Il sindaco e il presidente della provincia nominano, nel rispetto del principio di pari opportunità tra donne e uomini, garantendo la presenza di entrambi i sessi, i componenti della giunta, tra cui un vicesindaco e un vicepresidente, e ne danno comunicazione al consiglio nella prima seduta successiva alla elezione “; e l ‘articolo 1, comma 137, della legge 56/14 (Del Rio) afferma :”..nelle giunte dei comuni con popolazione superiore a 3.000 abitanti ,nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura inferiore al 40 per cento ,con arrotondamento aritmetico”. A ciò si aggiunge un orientamento giurisprudenziale dell’applicazione rigida della normativa”.
L’invito della Lomazzo ai sindaci è di colmare il vuoto e scegliere donne nel loro esecutivo. Tra i Comuni interessati c’è Nola dove da due anni manca una donna a completare la Giunta così come prevede la legge. Qui è intervenuto il difensore civico che ha nominato il commissario ad acta il quale, a sua volta, attraverso bando pubblico, ha selezionato e nominato una assessora (Marilena De Simone), poi “destituita” da Biancardi in meno di 24 ore.